BERLINO - Potrebbe essere italiano il prossimo numero uno alla vigilanza bancaria della Bce, secondo quanto riporta Handelsblatt di oggi che titola il suo articolo: "Italia ante portas". Il prossimo candidato "potrebbe appartenere ad un Paese dell'Europa del Sud", dopo la francese Danièle Nouy, e "l'Italia ha segnalato il suo interesse", si legge sul quotidiano economico.
Tre sono i candidati papabili secondo le fonti brussellesi di HB, tutti con esperienze nelle istituzioni europee: Andrea Enria, dal 2011 alla presidenza dell'Eba, Ignazio Angeloni, dal 2014 nel consiglio della Vigilanza bancaria e Fabio Panetta, nel board di Banca d'Italia.
"L'Italia è ben posizionata per la successione della Nouy perchè dal prossimo anno perderà in un colpo tre posti importanti alla guida delle istituzioni comunitarie", continua Handelsblatt. "A fine 2019 termina l'incarico di Mario Draghi alla Bce, a fine ottobre l'incarico di Federica Mogherini come Alto Rappresentante dell'Unione per gli Affari Esteri, e il presidente del parlamento europeo, Antonio Tajani, dovrà lasciare già in luglio 2019", riporta il giornale economico. Dunque l'Italia "il terzo grande Stato della Ue può contare di occupare uno degli incarichi di maggior rilievo nella Ue" si legge sul quotidiano di oggi.