ROMA - Avanti tutta, con prudenza. Il piano franco-tedesco di riforma dell'Eurozona sottoscritto ieri da Angela Merkel ed Emmanuel Macron in vista del consiglio europeo del 28 e 29 giugno incassa il via libera di Mario Draghi, presidente della Bce, e di Pierre Moscovici, commissario Ue agli Affari economici che lo definisce "una tappa politica cruciale verso un accordo" europeo.
Draghi ha però colto l'occasione per esprimere la sua preoccupazione non solo verso il protezionismo, ma anche rispetto il "desiderio di azioni unilaterali da parte di diversi Paesi, non solo gli Usa". Una tendenza che "minaccia la cornice multilaterale in cui tutti siamo cresciuti" e comporta "cambiamento potenziali che potrebbero iniziare qualcosa di sconosciuto e molto preoccupante, di cui non vedo aspetti positivi".