BRUXELLES - "Quella delle migrazioni è una sfida europea, che ha bisogno di una risposta europea". Angela Merkel ripete la formula come un mantra, mentre resiste determinata agli assalti frontali del suo ministro dell'Interno Horst Seehofer. Il 'falco' della Cdu bavarese vorrebbe respingere i richiedenti asilo al confine, in barba a quanto prevede il regolamento di Dublino, e fare asse col cancelliere austriaco Sebastian Kurz, e l'italiano Matteo Salvini, in un'azione unilaterale, che secondo la cancelliera tedesca, indebolirebbe l'Unione.
Proprio sulla necessità di un'azione concertata a 28 per ridisegnare il sistema comune d'asilo, Merkel tornerà ad insistere lunedì, nel suo incontro a cena col premier italiano Giuseppe Conte, in vista del summit dei capi di stato e di governo Ue di fine mese, dove la migrazione, secondo tutti i pronostici, sarà il campo di battaglia più insidioso. Un incontro, quello di lunedì sera a Berlino, in cui la cancelliera tedesca sembra essere pronta a tendere la mano al suo omologo italiano. Sensazione che si rafforza anche alla luce delle parole del ministro degli Esteri Heiko Maas: "La Germania ha fatto molti errori con l'Italia. Siamo aperti al vostro governo". C'è da scommettere poi che anche la Merkel, come successo a Parigi nell'incontro Conte-Macron, rinvii al mittente qualsiasi ipotesi di asse dei 'volenterosi' (l'ipotesi ventilata da Kurz con Seehofer e Salvini) puntando alla discussione collegiale, tra i leader.
Perché in un'Ue sferzata dall'esterno dai colpi di Donald Trump e sempre più indebolita da movimenti interni, dal populismo alla Brexit, il motore franco-tedesco, nonostante i dissensi, tenta ancora di girare alla stessa velocità, per assicurare un futuro al progetto dell'Unione . In questo contesto sono da interpretare anche le parole del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, che da giorni va ribadendo: "Abbiamo bisogno di una legge europea sull'asilo. Gli 'assolo' nazionali non ci portano" ad alcun progresso. Un chiaro assist a Merkel e Macron, con cui Juncker si vedrà martedì sera a Mesemberg, dopo l'incontro tra i due leader di Francia e Germania, per fare il punto della situazione, prima del vertice dei capi di stato e di governo del 28 e 29 giugno a Bruxelles.
Da lunedì prenderà, intanto, il via anche il tour pre-vertice nelle principali capitali, del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, che mercoledì sarà a Roma, per il suo primo incontro con il premier italiano Giuseppe Conte. Una girandola di incontri, colloqui e bilaterali per cercare di mettere a punto una strategia condivisa da portare sul tavolo dei leader sul quale approderanno anche altri spinosi dossier, come la Brexit, la riforma dell'Europa, il budget 2021-2027 e le sanzioni alla Russia per la vicenda Ucraina. E si discuterà, ovviamente, pure dell'offensiva commerciale americana che dal primo giugno scorso ha fatto scattare i dazi verso l'Europa.