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Ue: Tajani, con prossimo governo Italia deve contare di più

ROMA - Il prossimo esecutivo "dovrà considerare traguardo prioritario ottenere un ruolo finalmente da protagonista in Europa. L'Italia deve puntare i piedi e contare di più, per avere voce in capitolo con Germania, Francia e Spagna nella soluzione dei problemi" che "continuano a preoccupare l'Europa e l'Italia", e cioè "immigrazione, terrorismo e disoccupazione giovanile". Lo afferma il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, in un'intervista al Mattino in cui ribadisce che non si candiderà per il Parlamento italiano: "Sto bene nel mio ruolo attuale".

 

Sull'immigrazione "il governo Gentiloni ha fatto qualcosa, imitando quello che già aveva fatto il governo Berlusconi con gli interlocutori libici di allora. Forse, su questa iniziativa, l'Italia si è mossa con ritardo", dice Tajani. La missione in Niger "è un primo passo, forse. C'è bisogno di una strategia europea unitaria nei confronti dei Paesi dell'Africa nell'area Sahel da cui partono i flussi migratori. Occorre un piano Marshall europeo a favore di quei Paesi", con investimenti di "almeno 40 miliardi per attuare una precisa strategia politica in Africa, che riesca a tutelare anche gli interessi generali dell'Europa". In merito alla ridistribuzione degli immigrati, "è in piedi una proposta della Commissione europea approvata dal Parlamento. A questo punto, il Consiglio può votare questo documento anche a maggioranza qualificata", dichiara Tajani. "Lo spirito di solidarietà europea va dimostrato anche in questo modo, non solo a chiacchiere. Certo, l'accordo di Dublino fa da ostacolo formale alla redistribuzione e va, per questo, modificato".

 

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