Giovedì 19 Dicembre 2024

Dall’Argentario a Lampedusa e Ustica, le 10 mete sottomarine più belle d’Italia

barracuda a Ustica
corallo nero alla secca del Faro a Gallipoli
grotta di Nereo a Capo Caccia
Isola dei Conigli a Lampedusa
parco sommerso Baia

Dall’Argentario a Lampedusa: un tuffo dove l’acqua è più blu niente di più. L’estate si avvicina e la voglia di mare pure. In vista di quella che sarà la prima vera estate di libertà dopo due anni di restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, ecco la top ten delle mete ideali dove immergersi per esplorare i fondali più belli del mare d’Italia. A stilarla sono stati gli esperti di Scubadvisor, la prima app al mondo interamente dedicata agli appassionati di immersioni, che permette di conoscere e localizzare le migliori location per esplorare i fondali marini, di prenotare la propria immersione nel centro diving preferito, e di leggerne descrizioni, prezzi e posizione sulla mappa per programmare le proprie uscite da soli o con gli amici. La top ten di Scubadvisor 2022 vede al primo posto della classifica Ustica, prima riserva marina protetta d’Italia fin dal 1986 e considerato dai suoi estimatori “il segreto meglio custodito del Mediterraneo”. Ustica ha ben 13 siti di immersione, considerai uno più affascinante dell’altro. In particolare, imperdibile, a circa 500 metri al largo della costa nord dell’isola, la Secca della Colombara, dove si possono ammirare enormi cernie, dentici, stelle e spugne marine, ricci di mare, polpi e, soprattutto, grossi banchi di ricciole, barracuda e murene. Da una decina di anni, inoltre, c’è anche il relitto di una nave mercantile che trasportava blocchi di marmo, arenata a 24 metri di profondità e spezzata proprio a ridosso della secca. Un piccolo Titanic nel cuore del Mediterraneo. Al secondo posto della classifica di Scubadvisor la  Sardegna. Si tratta della Grotta di Nereo, al di sotto del promontorio calcareo di Capo Caccia. Qui, tra i 15 e i 30 metri di profondità, c’è un mondo subacqueo nascosto, dal fascino unico: la cavità marina sommersa più grande del Mediterraneo e di tutta Europa, con una galleria principale di 300 metri e uno sviluppo di tunnel e camere secondarie che le permette di raggiungere complessivamente il mezzo chilometro di lunghezza, popolato da cernie, saraghi, scorfani e triglie, e dove il corallo rosso è l’assoluto protagonista. I dintorni della grotta di Nereo non sono riservati esclusivamente alle immersioni in profondità, è possibile abbinare, infatti, attività di snorkeling in acqua e trekking in superficie, tra pareti verticali e canyon. Al terzo posto Lampedusa, autentico paradiso per gli amanti del diving. Fra gli innumerevoli siti sottomarini frequentati dagli appassionati Scubadvisor segnala l’immersione a sud dell’Isola dei Conigli, alla scoperta della statua in bronzo che rappresenta la Madonna del Mare. La statua, opera dello scultore padovano Giorgio Crosta fu anche benedetta da papa Wojtyla nel 1979, in piazza San Pietro a Roma. In quarta posizione la Secca del Faro di Gallipoli. Qui immergendosi sotto la guida di uno dei diving centre locali, si scopre un mondo sottomarino incredibile, ideale per chi desidera una discesa negli abissi un po’ più impegnativa, con una presenza notevole di corallo nero, di gorgonia rossa, gorgonia gialla e della rara gerardia savaglia. Tra le rocce, inoltre, è molto facile incontrare grossi esemplari di aragoste, ma anche il particolarissimo riccio matita. Al quinto posto c’è il Parco sommerso di Baia, a nord del golfo di Napoli, definito anche la Pompei sommersa. Si tratta di un’area marina protetta, istituita come tale esattamente vent’anni fa e che costituisce il sito archeologico sommerso più importante d’Italia. Il suo straordinario valore è dato dall’ottimo stato di conservazione dei reperti archeologici, oltre che dal loro valore storico archeologico oggettivo. Mosaici, tracce di affreschi, sculture, tracciati stradali e colonne, sono sommersi a circa 5 metri sotto il livello del mare tra anemoni stelle marine e branchi di castagnole. Un’escursione sottomarina adatta anche a subacquei alle prime armi. Rimaniamo in Toscana per il sesto posto dove si piazza il Parco Marino dell’isola di Giannutri che fa parte del cosiddetto Santuario dei Cetacei, un’enorme area marina compresa tra la Liguria e la Sardegna per la protezione dei mammiferi marini. Le insenature più belle dell’isola di Giannutri si raggiungono in barca o camminando per i sentieri presenti sull’isola. Al settimo posto non poteva mancare l’Isola d’Elba, dove i luoghi per esplorare il profondo blu sono numerosi. Il più bello, secondo Scubadvisor, è il sito del relitto dell’Elviscot. Si tratta di una piccola nave che naufragò nel 1972 e che è adagiata su un fianco sui fondali fra gli 8 e i 12 metri di profondità. Essendo stata messa in sicurezza i sub possano entrarvi e visitare quello che rimane della sala macchine, con il motore ancora ben visibile, e percorrere il corridoio che conduce alla plancia di comando tra i tantissimi pesci che hanno trovato rifugio nei suoi anfratti. All’ottavo posto si va in Sardegna alla Secca del Papa, per l’esattezza all’isola di Tavolara, di fronte a San Teodoro. Un vero paradiso protetto come oasi naturale, non a caso si può raggiungere il punto immersione solamente con i diving del luogo. Bellissime le pareti di gorgonie monitorate costantemente dai biologi marini e unica l’esperienza di nuotare tra le cernie giganti indifferenti alla presenza dei subacquei. Con un po’ di fortuna è possibile assistere alla riproduzione delle murene, anche loro normalmente incuranti degli ospiti umani. Al nono posto si piazza lo Scoglio dell’Elefante alle Isole Tremiti in Puglia. Lo scoglio è una roccia prossima alla Punta di San Domino, alta circa 20 metri e che sembra scolpita dal vento proprio a farle assumere le sembianze di un pachiderma di roccia. È l’ideale per abbinare una esperienza di trekking raggiungendo il luogo a piedi per poi tuffarsi. I fondali di massimo 2 metri permettono di ammirare uno dei migliori paesaggi incontaminati delle Tremiti. Troviamo al decimo posto la Secca della Formica, a circa un miglio dal porto di Porticello, vicino Palermo. Una sorta di montagna che sprofonda per 60 metri con due estremità che affiorano sulla superfice dell’acqua. Ai tempi dei romani e dei fenici il luogo fu teatro di disastrosi naufragi mentre oggi è uno dei paradisi delle immersioni. I suoi fondali poco profondi la rendono adatta anche allo snorkeling e ai subacquei meno esperti. Tra le altre cose è uno dei siti sottomarini dove è ancora possibile ammirare un’autentica rarità come il corallo nero.

leggi l'articolo completo