Italiani protagonisti a Parigi. Infatti con i risultati di oggi, e le vittorie di Lorenzo Sonego su Rublev e di Lorenzo Musetti su Norrie, è la settima volta nell’Era Open che l’Italia qualifica al Roland Garros due giocatori agli ottavi di finale del singolare maschile. Complessivamente, negli Slam, è accaduto 13 volte: 3 volte ai tempi di Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli, e 10 volte dal 2018 in avanti. Sette volte è accaduto al Roland Garros, tre volte all’Open d’Australia, due volte all’Open degli Stati Uniti e una volta a Wimbledon. Una sola volta ce ne sono stati tre, al Roland Garros del 2021. Unico neo di giornata la sconfitta di Fabio Fognini che, dopo quattro ore di gioco, si è dovuto arrendere all’austriaco Sebastian Ofner, confermatosi rivale ostico per chiunque.
L’impresa di giornata è stata quella di Sonego, che ha battuto il numero 7 del mondo, appunto Rublev, in una partita che è stata sempre in bilico malgrado i due set di svantaggio per l’azzurro. «Mi sentivo molto vicino a lui - ha spiegato Sonego - , sentivo di poterlo brekkare e questo mi ha trasmesso una grande fiducia. Sapevo che sarebbe bastato poco per ribaltarla. E’ già capitato anche ad altri di perdere un set per 6-0 e poi comunque riuscire a vincere. Ma oggi per farlo ho dovuto fare il massimo e giocare una grandissima partita». «Sicuramente le esperienze fatte in questi anni negli Slam mi hanno aiutato - ha aggiunto - , soprattutto le partite perse mi consentono di affrontare oggi le difficoltà in un altro modo. Lottare e crederci sempre».
Quanto a Musetti, continua a non perdere neppure un set e a giocare un bel tennis. Quello esibito oggi gli ha consentito di superare per 6-1, 6-2, 6-4, in due ore e otto minuti di gioco, il britannico Cameron Norrie, numero 13 del mondo. Ora per il toscano ci sarà una sfida che, a prescindere dal risultato finale, garantirà spettacolo, contro Carlos Alcaraz, il numero 1 del mondo, o il canadese Denis Shapovalov.
Sullo stesso campo dove si è esibito Musetti, il ‘ Simonne Mathieù, in precedenza c’era stato un match del singolare femminile al termine del quale la vincitrice, l’ucraina Elena Svitolina, non ha stretto la mano alla sua avversaria russa Anna Blinkova, ennesima puntata di una vicenda che sembra non avere fine, e così sarà finché ci sarà la guerra tra i due paesi . E anche questa volta ci sono stati dei fischi all’indirizzo dell’ucraina, anche in maniera minore rispetto a quelli di domenica scorsa per Marta Kostyuk. Ma oggi gli applausi hanno quasi subito ‘soffocatò le manifestazioni sonore di dissenso per il gesto dell’ucraina.
Infine Novak Djokovic, che si è qualificato per gli ottavi dopo 3 ore e 36’ di gioco contro lo spagnolo Fokina Davidovich. Ma a fare notizia, anche qui, i fischi. Sono stati indirizzati, più volte, all’indirizzo dell’ex numero uno del mondo, evidentemente non troppo amato a Parigi ma anche per delle pause mediche, chieste da ‘Djokò che il pubblico non ha gradito.
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