Lunedì 25 Novembre 2024

Si ricomincia col dominio Verstappen, la Ferrari di Leclerc si ferma: era seconda

L’ex pilota Nico Rosberg
Il danese Kevin Magnussen della Haas
Lewis Hamilton (Mercedes)
Salman bin Hamad Al Khalifa, principe del Bahrain
Fernando Alonso (Aston Martin)
 
Verstappen
Verstappen davanti a Leclerc
Leclerc
Il rientro di Leclerc dopo il ritiro
Sainz
Il podio: Verstappen (al centro), Perez (a sinistra) e Alonso
 

Max Verstappen ricomincia da dove aveva finito: vincendo e inaugurando nel migliore dei modi la stagione 2023 del Mondiale di Formula 1. L’olandese volante ha dominato il Gran Premio del Bahrain e tutti dietro a inseguire la sua Red Bull, perfetta in ogni situazione di gara, capace di offrire performance prive di sbavature, di alto profilo. Il ritmo imposto dal bicampione del mondo in carica è apparso da subito insostenibile per gli avversari, che si sono pian piano staccati. Alla fine, dietro l’olandese si è piazzata l’altra Red Bull del messicano Sergio Perez e una formidabile Aston Martin guidata con grandissima abilità dall’intramontabile asturiano Fernando Alonso. E le Ferrari? Charles Leclerc era partito bene, guadagnando la seconda posizione, ma al giro numero 41 ha dovuto parcheggiare la propria «rossa» a bordo pista, è sceso e si è avviato verso i box, ammettendo che «in termini di performance eravamo lontani con il passo gara. Hanno trovato qualcosa, in qualifica eravamo vicini. Loro sono di un’altra categoria». Se non una resa, il riconoscimento di una supremazia abbastanza netta. Il monegasco è apparso demoralizzato, perdendo ulteriori certezze. Già in mattinata i presagi non erano stati buoni, dal momento che sulla sua Ferrari erano stati installati una nuova centralina elettrica e una nuova batteria: due interventi che non prevedono penalità, ma danno l’idea della situazione. Per studiare, e possibilmente capire, il problema tecnico che ha fermato la Ferrari ci sarà tempo. Resta il fatto che il prologo della stagione iridata per la casa di Maranello è stato disastroso. Piccola consolazione il quarto posto dello spagnolo Carlos Sainz Junior, che ha rintuzzato gli assalti del pluridecorato britannico Lewis Hamilton, conservando il piazzamento che lo pone ai piedi del podio. Forse ogni anno ci si aspetta troppo dalla Ferrari, e probabilmente l’errore sta tutto qui. La partenza è stata positiva per Leclerc, che si è insediato al secondo posto, alle spalle di Verstappen: l’olandese, dopo qualche giro, era già in fuga per la vittoria. Bravo Leclerc a scavalcare la Red Bull di Perez e a tenere accesa la speranza dei tifosi della Ferrari. Alonso prima è stato infilato da Hamilton, poi toccato da Stroll. Non ha avuto conseguenze la vettura dello spagnolo, che ha rialzato la testa e ha cominciato a premere seriamente sull'acceleratore, dall’alto dei suoi 41 anni suonati e di un’esperienza invidiabile. Prima di cominciare la rimonta, l’ex ferrarista è stato superato anche da Russell, pagando il prezzo per la scarsa aderenza dovuta al contatto precedente. Verstappen ha cominciato a spiccare il volo, fra un cambio gomme e una sgasata: in una decina di giri ha inflitto 8” di distacco alla Ferrari. Si è subito avvertita la superiorità della vettura del campione iridato nel passo gara, assolutamente fuori dalla portata degli avversari. Le Ferrari, che si sono fermate contemporaneamente, hanno optato per la gomma dura e, poco dopo, la Red Bull è passata alla «soft». Dettagli che hanno certificato il dominio Red Bull. La seconda sosta è stata fatale a Leclerc, che si è fermato poco dopo e, a capo chino, delusissimo, ha lasciato la vettura parcheggiata a bordo pista. Finale amaro di un Gran premio che doveva permettergli di lanciare un messaggio preciso e diretto al rivale olandese. Invece, ancora una volta, dalle parti di Maranello, si dovrà indagare e capire, ma soprattutto trovare l’affidabilità giusta in vista del secondo appuntamento stagionale, in Arabia Saudita il 19 marzo.

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