Aerodinamica, affidabilità e ambizione. È la tripla A che caratterizza i concetti base della SF-23, la monoposto Ferrari a caccia del Mondiale di Formula 1 2023, dopo anni di attese e delusioni. La Rossa è aggressiva nel look, con tanto nero nella parte inferiore e sulle ali, un rosso scintillante nella zona alta e all’esterno degli alettoni e la grande scritta Ferrari su quello posteriore, ma l’indubbio dinamismo che ispira dovrà tradursi in prestazioni e per questo l’inverno a Maranello è stato di gran lavoro e impegno, partendo dalle solide fondamenta della vettura 2022. Sul fronte della power unit gli unici interventi ammessi dai regolamenti erano sulla affidabilità, dato che tutto il resto era congelato, anche nei minimi particolari. Il capo dell’area power unit del Cavallino, Enrico Gualtieri, ha spiegato che sono stati esaminati «tutti i dati e i segnali di debolezza dei componenti utilizzati» e sono anche state riviste le procedure di assemblaggio» sia per il motore a combustione interna - 1600cc, V6 a 90 gradi, 4 valvole per cilindro, iniezione diretta, turbo singolo - sia su quelli elettrici. L’Energy recovery system (Ers) ha il sistema ibrido di recupero dell’energia attraverso motogeneratori elettrici e secondo la scheda tecnica Ferrari le batterie a ioni di litio pesano di 20 kg. Energia batteria: 4 MJ. Potenza: MGU-K 120 kW MGU-K 50.000 Giri max; MGU-H 125.000. Molto più approfondito il lavoro sull’aerodinamica, anche se si è trattato di un’evoluzione della precedente vettura, la F1-75, in particolare concentrandosi nella zona delle pance, sul musetto e sull’ala anteriore. Le prime sono molto scavate, con grandi griglie per lo smaltimento del calore, mentre l’ala è caratterizzata da un profilo più carico nella zona centrale, proprio accanto al musetto, che a sua volta si estende fino al primo flap. L’insieme di interventi, ha sottolineato l’ad del Cavallino, Benedetto Vigna, farà sì che la Ferrari SF-23 sarà «una monoposto che non avrà precedenti in termini di velocità». Ora non c’è che da aspettare i test pre stagionali del 23-25 febbraio in Bahrain, quando si avrà il primo confronto reale tra la Rossa e le rivali, su tutte, ovviamente, Red Bull e Mercedes. Gli interventi hanno riguardato anche l’insieme delle sospensioni - anteriori a puntone (schema push-rod), e posteriori a tirante (pull-rod) - con una revisione dei cinematismi. L’obiettivo è ridurre il disturbo ai flussi aerodinamici ma anche adattarsi alle caratteristiche degli pneumatici nuovi messi a punto dalla Pirelli, che dovrebbero in particolare essere più efficaci nel ridurre il sottosterzo e l’usura sull’asse anteriore.