Piovono medaglie d’oro sull’Italia al Foro Italico. Sono cinque nella seconda giornata degli Europei di nuoto, che incoronano gli azzurri padroni in vasca. Da Thomas Ceccon a Margherita Panziera, passando per Nicolò Martinenghi e Simona Quadarella: quattro finali e altrettanti ori, ai quali si aggiunge quello di Giorgio Minisini (Fiamma Oro come Panziera e Ceccon) nel sincro individuale. Allo stadio del nuoto, però, è la rana a farla da padrone perché Martinenghi batte tutti: gli avversari e la fatica, salendo sul tetto d’Europa e trascinando con sé Federico Poggio (argento). «E’ bello condividere il podio con Fede, sono cresciuto con lui ed è stupendo avere avere gli italiani sui primi due gradini» commenta entusiasta Martinenghi dopo la vittoria nei 100 rana. Un successo che completa un percorso post olimpico incredibile «ma è presto per cantar vittoria, perché la stagione non è ancora finita» continua Nicolò che nel successo dei ranisti italiani vede la voglia di spronarsi l’un l’altro. «Stiamo vivendo la stessa epoca di successi, ci facciamo trascinare dalle vittorie altrui». Ecco spiegato l’oro anche di Thomas Ceccon nei 50 rana dominando dal primo all’ultimo metro per una medaglia storica in casa azzurra essendo la prima per l’Italia nella specialità. I successi, però, non si fermano qui perché la prima a scaldare i tifosi sugli spalti è stata Margherita Panziera nei 200 dorso nella città che ormai l’ha adottata da tempo. La nuotatrice veneta a Roma diventa tricampionessa europea dopo Glasgow 2018 e Budapest 2021. Come lei solo la magiara Krisztina Egerszegi e la tedesca Cornelia Sirch, per un’emozione che non ha limiti. «Sono contentissima di aver vinto il terzo oro qui - dice non appena uscita dalla vasca - Sapevo di non valere un gran tempo, ma va benissimo così». Le gioie azzurre, però, sembrano non finire più e nemmeno la pioggia, quella vera, che colpisce il Foro Italico tra le batterie delle semifinali e le prime premiazioni del pomeriggio, ha potuto fermare la caccia all’oro. Tornato a splendere il sole, infatti, è tornato a splendere anche il metallo più lucente e questa volta sul petto di Simona Quadarella che domina incontrastata gli 800 stile libero davanti al pubblico di casa. Il suo europeo è comunque appena cominciato perché da Glasgow è la regina del mezzofondo con le triplette (400, 800 e 1500) fatte registrare in Scozia e Ungheria. Ora vuole ripetersi anche nella sua Roma, ma intanto rompe il ghiaccio. «Adesso mancano 1500 e 400 - sottolinea Quadarella, bronzo olimpico e mondiale in carica - Preferivo scendere sotto l’8’20 ma va bene così, soprattutto in questo periodo. Sono stata costante in tutti i passaggi ed era quello che comunque mi ero imposta. Sentire il pubblico per me è stato emozionante; mi ha trascinata fin dalla prima bracciata». E con la medaglia di Simona, il totale degli Azzurri da ieri fa 13 medaglie conquistate, confermando la fuga sugli altri paesi e il primo posto con un bronzo, sei argenti e altrettanti ori in attesa di quelli che potrebbero arrivare domani con Benedetta Pilato, Gregorio Paltrinieri e Lorenzo Galossi tra i tanti.