Per sei giorni ha lottato tra la vita e la morte, subendo due interventi chirurgici per ridurre il trauma cranico, ma alla fine il motociclista francese di 8 anni, Mathis Bellon, vittima di un incidente all’Ala Karting Circuit di Plicante, in Trentino, non ce l’ha fatta. È morto mercoledì scorso nel reparto di terapia intensiva di neurochirurgia pediatrica dell’ospedale di Borgo Trento, a Verona. Nonostante la giovanissima età, Bellon era considerato una promessa del motociclismo. Nato a Sainte-Clotilde, nei sobborghi di Parigi, si era trasferito con la famiglia a Sainte-Maxime, sulla Costa Azzurra, dove coltivava la propria passione per le moto nella «Race Experience School», di Fréjus. Correva nella categoria Mini Opg Ligue, che riunisce piloti in età compresa tra i 7 e i 12 anni. Venerdì 22 luglio si stava allenando, assieme ad altri motociclisti della sua categoria, sul circuito del kartodromo trentino, in vista di una gara del «Campionato nazionale velocità Motoasi», per la categoria delle minimoto con ruote tra i 10 e i 12 pollici, che si sarebbe dovuta tenere domenica 24 luglio. Durante uno dei giri di prova, in una delle giornate più calde registrate in Trentino nell’ultimo mese, Bellon è caduto dalla minimoto. Non sono note le ragioni della caduta, avvenuta intorno alle 16. Subito dopo il bambino è stato travolto da un’altra minimoto guidata da un giovanissimo pilota, che non ha potuto evitare l’impatto. Dalle testimonianze di chi si trovava a bordo pista, la situazione è apparsa subito grave a causa del violentissimo scontro. Le prove sono state immediatamente sospese, mentre sulla pista sono intervenuti i soccorsi di Trentino Emergenza, arrivati in elicottero da Trento. Un primo tentativo di rianimazione è stato eseguito sul posto. Bellon è stato trasferito d’urgenza in elicottero all’ospedale di Verona, specializzato negli interventi di chirurgia pediatrica. Il bambino però non ha mai ripreso conoscenza. Dal primo intervento dei soccorritori, fino al tragico epilogo, il padre non lo ha mai abbandonato. Numerosi i messaggi di cordoglio, in italiano e in francese, condivisi sui social da piloti e club motociclistici. «Ci mancherai Mathis #38. Siamo fortunati ad averti nella nostra scuola e grazie per tutto quello che porti. Sei un angelo e ti unirai lassù ad alcuni super piloti che ti insegneranno anche cose belle. Siamo orgogliosi di te», scrive la «Race Experience School», ricordando il numero con cui il giovanissimo pilota gareggiava.