Il peggior finale possibile. Quando è un infortunio a batterti e non il tuo avversario. Jannik Sinner è uscito di scena negli ottavi di finale del Roland Garros, secondo Slam del 2022, in corso sulla terra rossa parigina. Nel match che chiudeva il programma sul Court Suzanne Lenglen il 20enne di Sesto Pusteria, n.12 del ranking ed 11 del seeding, unico azzurro rimasto in corsa nel torneo maschile, ha lasciato via libera al russo Andrey Rublev, n.7 del ranking e del seeding, ritirandosi all’inizio del terzo set sul punteggio di 1-6, 6-4, 2-0 in favore del 24enne moscovita. Jannik era in vantaggio per 2-1 nei precedenti: il 24enne moscovita aveva vinto il primo, negli ottavi a Vienna 2020 (veloce indoor) quando l’altoatesino si ritirò però dopo soli tre game per un problema di vesciche ai piedi, mentre l'altoatesino si era imposto nei quarti sulla terra di Barcellona nel 2021 e negli ottavi sulla terra di Monte-Carlo lo scorso aprile. Sinner ha dominato il primo set chiuso 6-1 per l'altoatesino. Nel secondo set Rublev è riuscito a restare in partita: al cambio campo con il russo avanti 3-2, però, Jannik ha chiesto un medical time out per il problema al ginocchio sinistro accusato alla vigilia del match di terzo turno. Il medico gli ha dato un paio di pastiglie: il trainer gli ha massaggiato la gamba. Alla ripresa del match Sinner ha cercato di abbreviare il più possibile gli scambi ma la partita è improvvisamente girata. Jannik si è mosso sempre meno bene zoppicando di tanto in tanto, e gli sguardi lanciati verso coach Simone Vagnozzi nel suo box erano piuttosto preoccupati. L’altoatesino ha tenuto comunque fino al decimo gioco quando ha offerto le prime due palle-break del match, altrettanti set-point: il primo lo ha annullato in qualche modo, il secondo no. Ed il russo ha incamerato il secondo set per 6-4. Sinner ci ha provato ancora, ma quando ha subìto il break nel secondo gioco del terzo parziale ha deciso che non aveva senso continuare. Con gli occhi lucidi. Finisce negli ottavi di finale anche l’avventura di Camila Giorgi. Resta in corsa invece Martina Trevisan, di nuovo in campo domani (31 maggio) nei quarti. Nel match che ha aperto il programma sul Court Suzanne Lenglen la 30enne di Macerata, n.30 del ranking e 28 del seeding, è stata sconfitta 6-2 6-2, in un’ora e venti minuti di partita, dalla russa Daria Kasatkina. Holger Rune vola ai quarti di finale. Sul Philippe Chatrier l'«enfant terrible» danese ha mostrato la convinzione dei grandi e la maturità dei top player contro Stefanos Tsitsipas, sconfitto 7-5 3-6 6-3 6-4. Alla terza presenza in uno Slam, a 19 anni, Rune ha eliminato il finalista dell’ultimo Roland Garros. Ha fatto cadere la maschera di uno Tsitsipas poco convincente di fatto in tutto il torneo quest’anno e mercoledì nei quarti affronterà il norvegese Casper Ruud che a sua volta ha eliminato il polacco Hubert Hurkacz. Rune è diventato così il primo danese nei quarti in singolare maschile nella storia del torneo, e il primo in uno Slam dai tempi di Jan Leschly, semifinalista agli US Championships del 1967. «Ho sempre creduto tanto in me stesso - ha detto dopo la vittoria su Tsitsipas -. Quando inizi nel circuito, hai sempre la sensazione di progredire molto lentamente. Invece sta andando tutto velocissimo. Cerco sempre di migliorare, voglio diventare il migliore del mondo, il numero 1. È questo che mi motiva. Per cui quello che ho fatto finora è molto bello, ma non sono ancora soddisfatto».