Da Piazza della Repubblica fino ai Fori Imperiali: il centro della Capitale si tinge con i colori dell’arcobaleno. Al grido di ‘Peace & Lovè hanno sfilato per il Roma Pride, secondo gli organizzatori, «900mila persone». Torniamo a fare rumore è lo slogan della manifestazione che ha invaso il centro della Capitale, scelto in onore all’icona Lgbtq+, Raffaella Carrà, scomparsa nel luglio scorso. Un motto quello scelto soprattutto rilanciare la battaglia per avere piena uguaglianza di diritti. Dopo due anni di pandemia torna un Pride, più colorato che mai e ad aprire il corteo sono le istituzioni cittadine. Al fianco del Circolo Mario Mieli e agli organizzatori, a tenere lo striscione in prima fila, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri che arrivando ha detto: «doveroso per un sindaco essere qui». Poi il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che ha esclamato «viva il Pride».
Tanti gli striscioni comparsi nel corteo festante che si è snodato per le vie del centro di Roma anche quello con su scritto «Insieme da 32 anni» mentre più in là compariva «La pignatta dei diritti». La parte del leone l’ha fatta il carro con le drag queen intitolato ‘l’esercito della Carra». Il corteo ha anche applaudito una sposa che è passata accanto ai manifestanti. Quindici i carri della sfilata: Circolo Mario Mieli, Mucca assassina, famiglie arcobaleno, comunità ebraica Lgbt+, solo per citarne alcuni. Anche diversi politici presenti, tra gli altri, per il Pd Monica Cirinnà, Laura Boldrini, Filippo Sensi e Matteo Orfini. E poi il leader di Azione Carlo Calenda e il deputato di Forza Italia, Elio Vito.
La regina del Pride romano è stata Elodie, madrina della manifestazione di oggi, che ha animato la sfilata con le sue canzoni e arrivata sul carro vicino al Colosseo ha fatto ballare i presenti con il suo singolo Bagno a mezzanotte. «Sono molto molto felice, ed è importante manifestare e ricordare che dove c’è l’amore c’è la normalità e la verità soprattutto», ha detto.
Da chi dei diritti ha fatto la cifra delle sue battaglie politiche arriva forte il richiamo per la manifestazione di oggi: «Dove marcia il Pride scoppia la pace», ha detto la leader di +Europa, Emma Bonino, sui suoi canali social.
Un pride che è risultato un successo, non solo Roma. I colori dell’arcobaleno hanno animato ianche il capoluogo ligure. Migliaia le persone, tantissimi giovani e ragazzi, in piazza a Genova, con il corteo aperto dal carro intitolato «offensivi e divisivi». Abiti sgargianti, make up e acconciature da notare, tanti striscioni, cartelli - «we are all a little bit gay» -, cori e tanta musica. In piazza con tanti giovanissimi anche genitori e famiglie con bambini.
Il mese del Pride fa così sentire la sua voce anche se a Roma la giornata era iniziata con una contestazione: il movimento politico cattolico Militia Christi e il movimento nazionale della Rete dei patrioti hanno affisso all’alba manifesti contro «il triste evento» lungo il percorso del corteo. A favore del Pride si è invece schierata l’ambasciata Usa presso la Santa Sede: «Love si love», «l’amore è amore“: ha scritto in un tweet sostenendo «la parità di diritti per tutti“ e postando anche foto della loro partecipazione all’evento nella Capitale. La parata è finita ma la marea arcobaleno è tornata a fare rumore.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia