«La molestia è molestia sempre. Anche se a farlo è una donna. Capitolo chiuso». Il commento di Madame A, su Twitter, sintetizza al meglio il sentimento che prevale sui social in merito al «caso Blanco», il cantante palpeggiato sabato sera da una fan durante il «Radio Italia Live» in piazza Duomo a Milano. Il video, girato da un’altra fan, non lascia adito a dubbi, né spazio all’immaginazione: mentre canta, Blanco viene ripetutamente palpeggiato dalla mano di una donna. «Grazie alla ragazza che ha messo la mano sul cabbo di Blanco, rovinandomi il video dove lui prende per mano il mio ragazzo», aveva scritto una utente su TikTok postando il video finito nel mirino. Immagini che hanno fatto il giro del mondo (social) scatenando subito un’accesa polemica: è una molestia oppure no quella ricevuta da un uomo? «Ho appena visto il video della tipa che mette la mano sulle parti intime di Blanco durante il suo concerto - scrive su Twitter Malcontenta1 - e sono davvero allibita. Ma che degrado abbiamo raggiunto per avere intorno a noi gente che pensa sia una cosa normale o addirittura simpatica? Non ho parole». «Che sia subita da un uomo o da una donna, una violenza è una violenza», ribadisce il concetto su Instagram il profilo «alfem» (al femminile) che ha oltre 170 mila follower. Eppure, anche se in netta minoranza, c'è chi dissente e minimizza. «Oramai vedete violenza dappertutto», è il commento laconico del «Barone Siculo» su Twitter. E come interpretare il silenzio del diretto interessato per quanto è accaduto alla festa in piazza Duomo di Radio Italia? L'ultimo video postato da Blanco su IG riguarda proprio il concerto di Milano. E il commento del cantante è telegrafico: «Un mare d’amore. Ci vediamo stasera a Bologna». Ma anche sul silenzio dell’artista, che ha vinto l’ultimo Sanremo insieme a Mahmood, il popolo del web si divide. «Poco importa - scrive Massimiliano su Twitter - se Blanco abbia parlato o meno sulla vicenda, non sappiamo come ha recepito la cosa, se ci sta male o meno. Resta il fatto che certe cose non si dovrebbero fare a prescindere, verso chiunque. Solo le regole base del rispetto verso gli altri».