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Il salemitano Mattia a piedi fino in Ungheria: «Il mio contributo contro la crisi ambientale»

"In cerca di ispirazione nella mia vita l'ho trovata nella persecuzione dell'obiettivo sostenibiltà". E' il pensiero di Mattia Robino, 28enne di Salemi, residente a Beinette, comune del Cuneese dove vive da un paio di anni. Un diploma al liceo classico e un percorso di laurea in Scienze naturali, Mattia racconta l'insolito viaggio che lo ha portato a raggiungere a piedi l'Ungheria, in particolare Budapest, dove vive e lavora la compagna. Un tragitto ad impatto zero, chiedendo ospitalità per la notte.

"L'esperienza è nata a partire dalla nascita del progetto 'Puntozer.0' del quale mi occupo da un paio di anni - spiega il giovane siciliano - con l'obiettivo di ridurre in maniera graduale ma consistente i rifiuti immessi nell'ambiente, promuovendo un sistema di economia circolare in cui gli scarti di un prodotto diventino materia prima.  La promozione della sostenibilità anche attraverso la vendita di prodotti ecosostenibili per farne capire alle persone l'importanza in un momento storico delicato in cui non si fa altro che parlare di crisi climatica e ambientale. Il progetto nasce per permettere alle persone di ridurre la propria impronta ambientale".

Il racconto del viaggio a piedi con destinazione Budapest parte "giovedì 10 marzo. Con il mio zaino sulle spalle e tutto l'occorrente per affrontare il lungo percorso, ho lasciato  Beinette e, via via con autostop e passaggi di fortuna, ho iniziato la mia avventura con l'obiettivo, raggiunto, di non spendere un euro. Il mio traguardo era l'Ungheria, dove ho la ragazza che vive e lavora. La volevo raggiugnere e avevo bisogno di promuovere il mio progetto che era in fase di stallo. Mi si è rotta la macchina che che mi permetteva di vendere i prodotti e di diffondere il progetto. Senza un mezzo sono rimasto due settimane senza lavorare: una crisi che mi ha spinto a prendere una decisione, fare questo viaggio evitando aerei e treni. Volevo fare un esperirento sociale: andare in Ungheria senza spendere un euro, puntando solo sulla benevolenza delle persone, sul loro altruismo, una luce di speranza in questo viaggio".

"Le mie tappe sono state Fossano, vicino Cuneo: primi venticinque chilometri a piedi - racconta il 28enne  - poi  Vigevano, Verona, Padova, Trieste. A quel punto ho incontrato un uomo italiano che all'autogrill al confine con la Slovenia mi ha dato un passaggio in auto fino alle porte di Budapest. Arrivato in Ungheria ho raggiunto la mia compagna. In conclusione posso dire che questo viaggio è stata la testimonianza che esiste ancora del bene nelle persone e c'e' ancora una speranza. Una testimonianza che quando si puo' aiutare il prossimo c'e' ancora chi è disposto a farlo. Rimarro' qualche  giorno in Ungheria dove anche qui si respira quello che sta succedendo in Ucraina. Gli sviluppi del progetto 'Puntozer.0' adesso proseguono con il lancio della raccolta fondi tramite una campagna innovativa che avviene dei webinar, corsi on line suilla sostenibilità promossi da esperti del settore. Il ricavato servre per sostenere il progetto, nato a budget zero e quindi con difficolta' nell'avere un sostegno economico da parte degli istituti bancari".

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