Vince il Mediterranean Pizza Award 2021 la pizza al pesto alla Trapanese con gamberi a crudo e zucchina fritta. A proporla è Orazio Mistretta, di 23 anni, pizzaiolo di Villa Epika in corso dei Mille a Palermo, e allievo del maestro Davide Fiore.
«Ho preparato un impasto poolish con 24 ore di fermentazione e altre 24 di maturazione. Farcitura con pesto alla Trapanese con pomodoro a cubetti, aglio e un tocco leggero di olio, gambero piccolo a crudo, zucchina fritta per il croccante e basilico. Il tutto abbinato a un bianco di Mazara frizzantino», ha spiegato il vincitore.
In giuria con il presidente Maurizio Valguarnera, direttore del Village e chef della VeganOk Academy, lo chef Benedetto Priolo della Federazione italiana cuochi, il pizzaiolo milanese Danny Canzano (Danny's), Nicola Francesca dell’Università di Palermo, l’enologo Vincenzo Naselli. Direttore tecnico del concorso Enrico Bianchini, che ha guidato le operazioni di presentazione dei diciannove candidati, provenienti anche da fuori Sicilia.
Mistretta si definisce un «amante della pizza gourmet e degli ingredienti siciliani».
Al secondo posto, si è classificato Corrado Bombaci, 28 anni di Avola, responsabile di una pizzeria a Taormina.
Terzo classificato Renzo Tafuri, 33 anni, di Messina, ma da due anni al lavoro a Palermo presso «La Corte dei Mangioni».
A margine della competizione, il professore Nicola Francesca (docente di Microbiologia Alimentare al Dipartimento di Scienze e Tecnologie AgroAlimentari dell’Università di Palermo) ha parlato di alcuni studi innovativi. In particolare, quelli che puntano all’impiego di vinacce di Nero d'Avola rese in polvere salutistica attraverso un protocollo di ricerca dell'Università di Palermo e frutto di un finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico. Il siciliano Giuseppe Santoro (di Giardini Naxos), presidente nazionale della Federazione Italiana Pizzaioli, ha partecipato al Mediterranean Award, illustrando la nuova iniziativa di Slow Food: il disciplinare siciliano della pizza slow con grani antichi, sul quale ha lavorato personalmente assieme al fiduciario della Condotta Slow Food Alcantara-Taormina, Roberto Abbate.
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