Alla sentenza inglese risponderà con un ricorso, alla Warner Bros ha dovuto rispondere con un sì quando all'indomani del "surreale", a suo dire, verdetto dell'Alta Corte di Londra i produttori di 'Animali Fantastici e dove trovarli' lo hanno licenziato in tronco, o meglio gli hanno chiesto di rinunciare al suo ruolo, il perfido Grindelwald, nel terzo atteso episodio della saga ispirata ai romanzi di JK Rowling, la scrittrice di Harry Potter. E' stato lo stesso ex pirata dei caraibi a rendere noto tutto questo con una lettera ai suoi fan, ringraziandoli delle grandi manifestazioni di amore ricevute in questa occasione. La richiesta della Warner è direttamente collegata, ha ammesso, alla sconfitta dinanzi alla giustizia britannica sul caso delle violenze domestiche attribuitegli dall'ex moglie Amber Heard. Johnny Depp, nel comunicare di aver accettato la richiesta di rinuncia alla parte, ha anche confermato, come detto fin da subito dai suoi avvocati, di voler presentare appello contro la sentenza in cui è stata respinta la sua causa per diffamazione contro il tabloid Sun - che l'aveva bollato alla stregua di un "picchiatore" coniugale - e ha al contrario autenticato come "sostanzialmente vere" le accuse della Heard nei suoi confronti. La Warner Bros, ha da parte sua, ha "ringraziato Johnny per il suo lavoro sui film fino ad oggi". "Animali Fantastici 3 è attualmente in produzione e il ruolo di Gellert Grindelwald verrà riassegnato. Il film debutterà nelle sale di tutto il mondo nell'estate del 2022", ha reso noto. Del resto, l'articolo contestato sul The Sun (da cui era partita la causa di diffamazione) aveva messo in dubbio che la Rowling potesse essere "sinceramente felice" che Depp fosse stato scelto nei film "Animali fantastici" data la sua reputazione di "battitore di mogli". "Voglio provare che le accuse contro di me sono false. La mia vita e la mia carriera non saranno definite da questo istante" ha detto Depp. Sui social molte le manifestazioni di solidarietà per l'attore (senza di lui Animali Fantastici e Pirati dei caraibi cosa sarebbero?), con tanto di hasthag #JusticeforJohnnyDepp. La carriera in effetti potrebbe scricchiolare. Intanto le conseguenze economiche sono potenzialmente devastanti: ben oltre i 2,2 milioni d'euro gli toccherà pagare in spese legali. Non senza una seria minaccia per il suo futuro a Hollywood, dove difficilmente gli verranno perdonate le 12 aggressioni fisiche ai danni dell'ex moglie, cui il giudice Nicol ha dato credito nel motivare la sua sentenza. Né soprattutto le rivelazioni pubbliche su un'unione breve e turbolenta, consumatasi fra eccessi, abusi, tradimenti, alcol e droghe. E descritta con dovizia di particolari sordidi, foto e filmati domestici, recriminazioni, testimonianze contrapposte (anche da parte di diversi vip) nelle 16 udienze svoltesi durante tre mesi dinanzi alla corte londinese e ai riflettori mediatici fino all'estate.