L'8 settembre di undici anni fa ci lasciava Mike Bongiorno, un personaggio che in Italia è sinonimo di "televisione". Enrico Salvatori lo ricorda con «Michael Nicholas Salvatore Bongiorno in onda Mike» un documentario che ne ripercorre la vita.
Realizzato con la collaborazione di Giuliana Mancini, la regia di Luigi Montebello e la consulenza di Aldo Grasso, andrà in onda martedì 8 settembre alle 21.10 su Rai Storia, per il ciclo «Italiani».
Figlio di Nicholas, avvocato di origine italoamericana, e di Enrica Carello, Michael Nicholas Salvatore Bongiorno nasce a New York il 26 maggio 1924. Dopo la separazione dei genitori, madre e figlio tornano in Italia. Il giovane Michael prende parte, come staffetta, alla guerra partigiana. Salvato dalla doppia cittadinanza, torna nella natia New York e compie i primi passi in radio, prima come intervistato, poi come conduttore.
Ritorna in Italia nel '53 per restare pochi mesi, ma l’incontro con Vittorio Veltroni, direttore del neonato Telegiornale, determina sia la scelta del nomignolo Mike, che il suo futuro. Aldo Grasso, autore della più importante storia della Tv italiana, nonchè autore, per il Dizionario Biografico Treccani della voce dedicata a Mike Bongiorno, approfondisce con le sue riflessioni il racconto, soffermandosi sui momenti cruciali della sua carriera e su molteplici aspetti della sua personalità. Daniela Zuccoli e Nicolò Bongiorno, moglie e figlio secondogenito di Mike - curatore della sua autobiografia - raccontano il lato privato. Mentre Ludovico Peregrini, e Sabina Ciuffini, autore e «signor no» il primo, valletta storica la seconda, sono i testimoni del «Rischiatutto», il quiz che Mike inventa personalmente e conduce, con enorme successo, dal 1970 al '74.
Mike Bongiorno, viene chiamato per lanciare la televisione nel 1953, durante la fase sperimentale, divenendo poi il cerimoniere del genere televisivo per antonomasia, il quiz: da «Lascia o Raddoppia», a «Campanile sera», al 'suo' «Rischiatutto», agli altri quiz per la Rai e la Tv commerciale, di cui è stato pioniere, tanto quanto della Tv pubblica.
Il racconto prende l’avvio dagli ultimi anni, dal 2004, quando con la coincidenza del cinquantenario della Tv e dei suoi 80 anni, Mike Bongiorno viene celebrato, addirittura proposto come senatore a vita, e con Fiorello ritrova non una seconda, ma un’eterna giovinezza, al punto di diventare un personaggio chiave nel nuovo assetto Rai-Mediaset-Sky.
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