Il presidente della giuria Opera Prima Emir Kusturica tra la presidente del concorso di Venezia 76, la regista argentina Lucrecia Martel, quella di Orizzonti Susanna Nicchiarelli, di Venezia Classici Costanza Quatriglio e della sezione Virtual Reality Laurie Anderson: è il taglio del nastro di Venezia 76, un colpo d'occhio che vira al femminile, dal palcoscenico della Sala Grande del Palazzo del Cinema dove dopo la cerimonia si è proiettato il film di apertura La Verità, un dramma familiare, di Kore-eda Hirokazu con Catherine Deneuve e Juliette Binoche al termine del quale cena ufficiale di apertura sulla spiaggia dell'Excelsior. Martel, in abito nero e bianco monacale, ha espresso il privilegio della condizione di giurato che "si confronta con gli altri e vede una parte dell'umanità tutta riflessa nelle opere del concorso". E di "magia veneziana" ha parlato la madrina Alessandra Mastronardi, abito vaporoso nero con cristalli ricamati sul tulle (Armani, e made in Italy saranno anche gli abiti delle prossime sere) nel suo discorso naif, come un'Alice alla scoperta del cinema, "arte delle prime volte" e racconto di "eroi imperfetti", di "grandi nomi che non sono nati grandi ma lo sono diventati". Alla cerimonia di apertura, il presidente della Biennale Paolo Baratta, al termine del suo mandato, ha citato il presidente Mattarella impegnato nella crisi di Governo e per questo assente e ha definito "coraggioso e intelligente" il lavoro di Barbera augurando a tutti da stasera "giornate vive, emozionanti e di grande interesse". Sul red carpet tra gli altri il presidente della Corte Costituzionale, il ministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli ("quello che accade qui è visto in tutto il mondo, è dovere di un Governo essere vicini", ha detto), il direttore di Cannes Thierry Fremaux, Sandra Milo, la modella Iman vedova Bowie in spettacolare abito di piume (Valentino), la top Isabeli Fontana, Isabella Ferrari (con una gonna da ballo nera a fiori di Etro). E poi le protagoniste del film Catherine Deneuve e Juliette Binoche.