Venerdì 22 Novembre 2024

Il caso Mark Caltagirone sbarca a "Chi l'ha visto", puntata speciale con Pamela Prati

A Verissimo Pamela Prati ha ammesso che “Mark Caltagirone non esiste“
Il vero nome di Pamela Prati è Pamela Pireddu
Ha debuttato come fotomodella e attrice fra gli anni ’70 e ’80
Insieme alla sua ex agente Eliana Michelazzo
“Sono stata plagiata“, ha ammesso
Nel 1983 ha debuttato in tv come valletta nel programma Il cappello sulle ventitré
Il suo primo film risale al 1981, La moglie in bianco... l’amante al pepe
Nel 1986 ha iniziato anche con il teatro, Sederini famosi, testo e regia di Pier Francesco Pingitore
Nel 1996 ha pubblicato il suo primo disco Il tango delle 11
Pamela Prati ha origini sarde

Il caso di Mark Caltagirone sbarca anche a 'Chi l'ha visto?'. Stasera infatti, alle 21.20, su Raitre andrà in onda una puntata dedicata alle truffe romantiche. Con Federica Sciarelli sarà ospite in studio in diretta Pamela Prati. Sul caso di Mark Caltagirone, la stessa Prati aveva già ammesso la sua inesistenza. La showgirl aveva anche ammesso di essere "stata plagiata". Dopo mesi di indiscrezioni, gossip e liti in tv, finalmente è la stata stessa Prati ad ammettere di essere rimasta vittima di una grande montatura. Già Eliana Michelazzo a Live Non è la D'Urso aveva ammesso che Caltagirone non è mai esistito, e che le nozze con la Prati altro non sono state che una montatura. Solo qualche settimana fa, la Prati era andata a Verissimo per ribadire che invece il suo fidanzato esisteva, che si sarebbero sposati e che avrebbero vissuto insieme ai loro due bambini presi in affido. Ora Pamela Prati ha ammesso di avere inventato tutto. 'Chi l'ha visto?' dunque torna sulle truffe romantiche. I criminali senza cuore che si nascondono dietro ai profili trappola continuano a mietere vittime, nonostante il programma abbia anche portato in televisione l'uomo, vittima anche lui, le cui immagini su internet sono tra le più usate dai truffatori per fare innamorare le loro prede. Non sono bastati i racconti di chi ha perso tutto prima di rendersi conto dell'inganno e nemmeno le tragiche storie di chi non ha retto al trauma e alla vergogna. Nel silenzio, sono ancora troppe le vite catturate dalle ragnatele virtuali. Per salvare queste donne e questi uomini di cui nessuno parla è importante non lasciarli soli.

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