ROMA. Era il regno assoluto di Calimero il pulcino nero, delle scorribande di Carmencita e Caballero, di Topo Gigio e i suoi biscotti, ma anche dei più grandi talenti italiani, da Totò a Walter Chiari e poi Eduardo De Filippo, Sandra e Raimondo, Dario Fo e Franca Rame, Nino Manfredi, Virna Lisi, Gino Bramieri. Persino di star come Frank Sinatra e Jerry Lewis. Ma una volta finito, tutti a dormire! Carosello, la mitica striscia nata il 3 febbraio 1957 come contenitore di pubblicità, ma presto diventata segno indelebile di tutta una generazione con ascolti da 19 milioni di telespettatori, compie 60 anni e per regalo conquista un francobollo, in commercio in tiratura da un milione e 200 mila esemplari. ''Anche io faccio parte della generazione 'a letto dopo Carosello' - ricorda la presidente della Rai, Monica Maggioni, presentando l'iniziativa insieme al sottosegretario Antonello Giacomelli, alla presidente di Poste Italiane Bianca Maria Farina e al presidente dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Domenico Tudini. Andato in onda tutti i giorni fino all'1 gennaio 1977, ''Carosello saltò solo per l'omicidio Kennedy e la strage di Piazza Fontana. In quegli anni - prosegue - non vendeva solo prodotti, ma un modo di stare insieme, di fare famiglia. Penso che a partire da quell'esempio dovremmo costruire la nostra idea di futuro''. Emesso dal ministero dello Sviluppo economico con il Poligrafico di Stato, in collaborazione con Teche Rai e commercializzato da Poste Italiane, il francobollo è inserito nella serie tematica Il Patrimonio artistico e culturale italiano. Verrà stampato su fogli da 6 esemplari dal valore di 0,95 l'uno con l'immagine del monoscopio Tv in bianco e nero e un QrCode con link multimediale al 'siparietto' del '62, seconda sigla più celebre del programma. ''Mi auguro - commenta la presidente Farina - che faccia scoprire ai giovani un tipo di comunicazione bella e costruttiva''. ''Il francobollo - spiega il sottosegretario Giacomelli - è l'unica voce che ha lo Stato per esprimere gratitudine e riconoscenza a un persona, un gesto, un passo''. In Carosello, ''c'è il segno della qualità: un contenitore di spot che però era anche servizio pubblico''. La privatizzazione della Rai? ''Un'opinione del ministro Calenda - risponde - Il lavoro che stiamo facendo sulla Rai è riformare e rinnovare, con la consapevolezza che oggi più di ieri c'è bisogno del servizio pubblico''. ''Non mi sogno nemmeno minimamente di entrare nel confronto - chiosa la Maggioni - Penso che la Rai sia al centro del racconto del Paese e che il servizio pubblico sia estremamente importante come lo è nel resto d'Europa''.