LOS ANGELES. Il grande pubblico la conobbe con «Una donna in carriera», successo del 1988 diretto da Mike Nichols che ne sancì la bellezza burrosa e la mise in contrasto, fisico e concettuale, con l’ossuta Sigourney Weaver (le due si contendevano il successo professionale e quel bell'uomo di Harrison Ford).
Allora Melanie Griffith aveva 31 anni e ottenne un Golden Globe e una candidatura all’Oscar. Ora di anni ne ha 60, li compie oggi, e festeggia una carriera e una vita personale fatta di tanti alti e bassi.
Dal punto di vista professionale, il successo di Una donna in carriera non le creò quelle nuove opportunità che altre attrici seppero cogliere (Julia Roberts ad esempio, dopo Pretty Woman approdò ad Erin Brokovich che fece benissimo al botteghino e le regalò un Oscar).
Il falò delle vanità, del 1990, che la vedeva diretta da Brian De Palma, fu un flop.
Un po' meglio andò La vita a modo mio, accanto a Bruce Willis e Amiche per sempre, del 1995. Fu un altro flop Pazzi in Alabama del 1999, in cui era diretta dal suo terzo marito Antonio Banderas, incontrato sul set di Two much - Uno di troppo. In generale tutta la sua carriera professionale è stata caratterizzata da successi di critica (è stata diretta da otto premi Oscar: Jonathan Demme, Robert Redford, Mike Nichols, Tony Richardson, John Schlesinger, Sidney Lumet, Robert Benton e Woody Allen) non accompagnati da un analogo successo al botteghino, fatto questo che, nel tempo, ha portato la Industry a prendere sempre meno in considerazione il talento della bionda attrice.
I problemi di dipendenza da droga e alcool poi, non hanno aiutato.
Figlia della musa di Alfred Hitchcock Tippi Hedren (Gli uccelli, Marnie) per Melanie non fu facile crescere nell’ambiente di Hollywood. Conobbe gli eccessi già da ragazzina e la sua vita sentimentale non è mai stata stabile. Sposata quattro volte, le prime nozze avvennero quando lei aveva solo 18 anni, con la star di Miami Vice Don Johnson che aveva incontrato sul set di The Harrad Experiment, quando era appena quattordicenne. Lui ne aveva otto di più. Quel primo il matrimonio durò meno di un anno. Il secondo fu con l’attore e produttore Steven Bauer. Fu questo il primo periodo stabile della vita della Griffith. Bauer la aiutò ad uscire, seppur non definitivamente, dai problemi di dipendenza e dal loro matrimonio nacque nel 1985 Alexander Griffith Bauer. Ma anche quel secondo matrimonio finì e Melanie sposò per la seconda volta Don Johnson. Da quella nuova unione nacque la star di 50 sfumature di grigio Dakota Johnson. L’incontro sul set con Antonio Banderas portò l’attrice al terzo divorzio e al quarto matrimonio, nel 1996. Nello stesso anno nacque Stella Banderas.
E’ più tranquilla ora Melanie Griffith?
Impossibile affermarlo con certezza, la sua anima tormentata non sembra trovare pace. I problemi con le dipendenze l’hanno sempre perseguitata e nel 2009 ha dovuto fare ricorso ad un nuovo ricovero in una clinica per la disintossicazione. Nel 2015 ha divorziato anche da Banderas e le fotografie dell’attrice con il braccio incerottato per aver cancellato il nome di Antonio dalla spalla sinistra hanno fatto il giro del mondo.
Ora compie 60 anni, ha raggiunto quella che dovrebbe essere l’età della saggezza e una cosa - ha dichiarato - ha imparato a farla:
«Non vado più in giro con la paura, ho imparato a portare con me la forza. E’ questione di causa e effetto». Che la forza sia con te, Melanie.
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