Lunedì 23 Dicembre 2024

Vip e amici, l'ultimo saluto a Boncompagni tra humor e lacrime

Il feretro di Gianni Boncompagni
Alba Parietti
Benedicta e Brigitta Boccoli
Claudia Gerini e Sabrina Impacciatore
Claudia Gerini ed Ambra Angiolini
Claudia Gerini ed Irene Ghergo
Clemente Mimun
Enrico Mentana
Fiordaliso
Gigi Proietti
Isabella Ferrari
La figlia di Gianni Boncompagni, Barbara, con Renzo Arbore
La figlia di Gianni Boncompagni, Barbara, con Tito Stagno e Renzo Arbore
Le ragazze della trasmissione televisiva ’Non è la Rai’
Marisa Laurito
Maurizio Ferrini
Nino Frassica
Raffaella Carrà e Sergio Japino
Renzo Arbore
Roberto Zaccaria
Walter Veltroni

ROMA. Il racconto delle cene improbabili a base di surgelati (fra le 'vittime' Paolo Villaggio, che buttò ogni manicaretto dalla finestra), delle marachelle negli studi, come andare a 'sfruculiare' i colleghi mentre registravano (tra i più arrabbiati Ubaldo Lai), degli infiniti scherzi, hanno punteggiato la cerimonia laica, che ha mescolato emozione, lacrime e risate, in omaggio a Gianni Boncompagni, oggi nella sede della Radio Rai di Via Asiago, dov'era stata allestita dalla mattina anche la camera ardente. A ricordare uno dei padri della radio e della tv italiana moderna, fra gli altri, la figlia Barbara, Renzo Arbore, Giancarlo Magalli, Ambra Angiolini, Irene Ghergo, Roberto D’Agostino, i nipoti Mattia e Brando. Mentre l’amica di una vita e compagna per 10 anni, Raffaella Carrà, molto commossa, ha preferito non salire sul palco della sala B. «Il sodalizio artistico va bene, sono contenta dei complimenti che gli hanno fatto - aveva detto al suo arrivo la Raffa nazionale, circondata da decine di fotografi e telecamere -. Ma io ho potuto vivere con lui e godermi Gianni in casa sua con le sue tre figliole. Mi porterò dietro l’uomo. Gianni se n'è andato piano piano, ha avuto un coraggio da leone, è stato molto sereno. Abbiamo potuto ancora ridere e scherzare, abbracciarlo e dargli tanti bacini fino all’ultimo prima di lasciarlo andare». Poche parole terminate scoppiando a piangere. La volontà di un omaggio all’insegna della leggerezza è stata chiara fin dall’allestimento della camera ardente: sul palco, davanti al feretro, c'era una versione del quadro 'Ritratto di giovane donnà del pittore fiammingo Rogier van der Weyden riveduta e corretta, con la faccia di Boncompagni. Accanto, e sopra la bara, tante corone di fiori, tra cui quella della sindaca di Roma Virginia Raggi, una di rose di 'Renzo per i ragazzi di Bandiera Giallà e un grande cuore di garofani rossi, con un banda gialla, su cui c'era solo una 'R'. Come sottofondo classici della musica rock e pop anni '60. A rendere omaggio a Boncompagni un fiume di volti noti, tra i quali la presidente della Rai Monica Maggioni ("parlare di Boncompagni è come parlare della storia della Rai"), Marisa Laurito, Gigi Proietti, Enrica Bonaccorti, Alba Parietti, Claudia Gerini, Isabella Ferrari, Bruno Vespa, Nino Frassica, Dario Salvatori, Benedicta e Brigitta Boccoli, Roberto Zaccaria, Maurizio Ferrini, Bruno Vespa, i membri del cda Rai Arturo Diaconale, Franco Siddi, Rita Borioni e Carlo Freccero, Enrico Mentana, Walter Veltroni, Marco Travaglio, Barbara Palombelli, Fiordaliso, Marco Giusti, Antonella Mosetti, Laura Freddi, Michele Guardì, Luca Barbarossa, Michele Mirabella. «Avevamo festeggiato papà a 80 anni con una serata in dress code da Vaticano e lui vestito da Papa. Oggi a quasi 85 anni lo ri-festeggiamo - ha detto Barbara Boncompagni -. E’ una giornata serena e d’armonia, papà sarebbe contento». Per Arbore «è difficilissimo parlare di Gianni qui a Via Asiago, dove venivamo ogni giorno come se organizzassimo una festa, era la nostra casa» ha detto con la voce rotta dal pianto. Boncompagni per Arbore «è stato sempre avanti e anche stavolta è avanti a me». La radio, ha aggiunto, «è il regno della fantasia, e Gianni era un grande portavoce della fantasia. Lo saluto con affetto». Ambra, salita sul palco con Irene Ghergo, lo ha definito «un uomo che mi ha insegnato a leggere, a stare al mondo nel modo giusto». E ha aggiunto: «Ho lottato tanto nella mia carriera per togliermi quell'auricolare. Ora però me lo rimetto, sò cazzi senza». Mentre Per Irene Ghergo, coautrice per tanti anni di Boncompagni, «il ventennio insieme è stato straordinario. Non c'è stato amico, amore, amante che mi abbia dato quello che mi ha dato Gianni». Roberto D’Agostino è stato di Boncompagni «un fan, un groupie. La mia vita è cambiata quando sono entrato nell’oratorio laico di Bandiera Gialla». Per Magalli, che ha conosciuto Boncompagni nel '59, «Gianni non solo ha fatto una bella tv ma ha contribuito a migliorare quella degli altri».

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