ROMA. La comune attenzione, quasi maniacale, per la professionalità e la qualità delle materie prime li ha fatti incontrare e, oggi, unire in un progetto "dolcissimo" che guarda lontano: Maurizio Santin, lo chef pasticciere noto come il "cuoco nero" per via della sua divisa total black, e la famiglia Spinnato, con il suo storico caffè-pasticceria nel cuore di Palermo, uniscono le proprie forze per onorare al meglio i sapori di Sicilia e, in un prossimo futuro, esportarli all'estero.
A spostarsi per questa nuova avventura sarà lo chef, che da Milano arriverà nell'Antico Caffè di via Principe di Belmonte per esaltare e innovare la già eccellente pasticceria targata Spinnato.
L'entusiasmo e la voglia di fare ci sono, così come un preciso progetto aziendale di stampo internazionale, che mira a coniugare il passato alla modernità:
"Questa è veramente un'occasione ghiotta per mantenere la tradizione, ma con l'idea di migliorarla: nella nostra pasticceria non mancheranno ovviamente i cannoli, la cassata, i biscotti con la pasta di mandorle", spiega all'ANSA Santin, specificando che pur basandosi sulle materie prime siciliane, "di certo ci sarà spazio anche per le novità". Come per esempio "la Torta Spinnato, fatta con caffè, cioccolato e nocciola e aromatizzata al limone - racconta - ho creato una mia squadra e stiamo lavorando già da due mesi per innestare la nuova produzione del laboratorio sulla vecchia".
Chissà se i palermitani potranno conoscere l'originale e celeberrimo tortino di cioccolato "cuore caldo", direttamente dalle mani del suo creatore:
"Per il momento non lo farò perché quello è un dolce da ristorazione, non da pasticceria. Ma non è detto che prima o poi non verrà introdotto", dice. Volto televisivo del Gambero Rosso Channel e ormai con un successo consolidato alle spalle, Santin affronta questa nuova pagina professionale con la stessa passione che anni fa lo portò a dedicarsi anima e corpo ai dolci:
"A fregarmi con la pasticceria è stato Christian Cottard, il pasticciere di Alain Ducasse", scherza. Poi facendosi serio: "per me lui è stato un maestro di vita, non solo di dolci. Ma devo dire grazie a tante persone. Primo fra tutti mio padre (il celebre chef stellato Ezio Santin, ndr), che mi ha permesso di girare il mondo.E a mia moglie Sabrina, che mi supporta e mi sopporta".
Ora dunque l'impegno in Tv si unirà alla direzione della pasticceria di Spinnato: ma cosa pensa dell'onnipresenza della cucina sul piccolo schermo?
"La cucina in Tv ha più pro che contro. Oggi, rispetto a tanti anni fa, si ha la possibilità di far conoscere molte più cose che accadono in questo settore. E poi sono migliorati gli standard di qualità nella ristorazione: ci si approccia al lavoro più seriamente, con la voglia di provarci davvero", afferma, "esiste però un grande rischio legato a questa massiccia presenza televisiva degli chef: i giovani spesso pensano che questo lavoro sia semplice, che si va in TV e si diventa famosi. Non è così. Prima bisogna imparare sul campo e lavorare moltissimo".
L'impegno del resto serve anche a casa, quando si decide di fare una torta: anche se non si hanno attrezzature professionali, lo chef non ha dubbi che tutti possano riuscire nell'impresa. "Il segreto nei dolci è la precisione - spiega - bisogna seguire nelle dosi e nei tempi ciò che dice la ricetta. Il difficile non è quale dolce fai ma come lo prepari".
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