Claudio Mangiarotti, il paparazzo, uno dei più conosciuti nel mondo del gossip ed etichettato tra i più gentili e cortesi nell'ambiente, conosce Belen Rodriguez da molti anni. E' stato tra i primi a fotografarla da quando è arrivata in Italia. Ai tempi era solo una bella ragazza che aveva voglia di entrare a far parte del mondo dello spettacolo, lui aveva già capito le sue grandi potenzialità, aveva intuito che avrebbe fatto molta strada. Finora non aveva mai avuto problemi con la 31enne, stavolta, però, sì. La stava solo aspettando per immortalarla. Belen Rodriguez, però, non ha gradito. Si è scagliata con rabbia contro il paparazzo, che ha comunque mantenuto la calma. "Mi ha urlato di andarmene dicendomi "Lasciami in pace o chiamo ancora i Carabinieri", come aveva fatto con Valerio Staffelli che voleva consegnarle il Tapiro", ha spiegato Claudio Margiarotti, il paparazzo 'vittima' delle urla della showgirl, al settimanale. "Quando ho cercato di spiegarle che non le avrei dato fastidio, Belen si è sempre di più innervosita - ha aggiunto il paparazzo - senza darmi modo di parlare mi ha urlato: "Taci non parlare" Stai zitto e ascoltami. Vedi di starmi alla larga Mangiarotti perché altrimenti non ti parlo più. E con me hai chiuso. Hai capito!"". La 31enne non accetta le spiegazioni del fotografo e continua a urlare contro di lui. Gli scatti di Belen Rodriguez contro il paparazzo sono inevitabilmente finiti sui giornali - come racconta gossip.it - perché ripresi da altri paparazzi in agguato. Il giornale racconta di una Belen molto nervosa, insopportabile anche con il suo staff, a causa del rapporto finito con Stefano De Martino. Per Novella 2000 sarebbe stato il ballerino a piantarla, stufo delle liti e dei suoi capricci, di tutto quel che la circondava. Sempre secondo il settimanale, la Rodriguez in cuor suo sperava di ricucire, ma il 26enne avrebbe rifiutato di ripensarci, chiudendo definitivamente la sua storia con lei, per questa ragione la bella non sarebbe di ottimo umore, perché Stefano le avrebbe detto di no.