NEW YORK. Lego cerca un nuovo look per i suoi famosi mattoncini, che punta a far diventare più verdi. Il colosso danese ha infatti avviato studi per trovare alternative 'più amiche dell'ambiente' rispetto alla plastica attualmente usata per i mattoncini. Il processo - riporta il Wall Street Journal - sarà lungo: si stima che non sarà concluso prima del 2030 e che i clienti potrebbero anche non accorgersi del cambiamento 'fondamentale'. La lunghezza del processo è legata al fatto che nessuno dei materiali ora disponibili rappresenta un'alternativa valida per i mattoncini, non riuscendo a garantire la consistenza, il look e la precisione degli attuali mattoncini. Lego non esclude nessuna possibilità nella sua ricerca di alternative, ma preferirebbe che la nuova plastica arrivasse da materiali riciclabili. Con il calo dei prezzi del petrolio, Lego con la sua ricerca di mattoncini più verdi sembra andare contro corrente: quando i prezzi del petrolio erano alle stelle molte società cercavano alternative per ridurre i costi, mentre ora non ci sarebbe urgenza dal punto di vista delle spese di cambiare. Con un utile in crescita del 15% nel 2014 e un margine operativo del 24,6%, i costi non sono una motivazione per la spinta verde di Lego. A premere è la disponibilità del 55% dei consumatori online a spendere di più in prodotti e servizi da società che hanno un impatto sociale e ambientale positivo. E Lego infatti non è l'unica a cavalcare il trend. Coca-Cola ha iniziato a studiare la possibilità di usare materiali più ecologici, derivati dalle piante per produrre le sue bottiglie di plastica. Il colosso delle bollicine ha presentato proprio lo scorso mese la prima bottigliettà interamente realizzata con materiali derivati dalle piante.