Giovedì 19 Dicembre 2024

Ricerca svela quanto sono pericolose le bevande zuccherate - Foto

Grappa. Nei secoli scorsi veniva considerata un medicinale valido per ogni malattia. Si ottiene per distillazione di mosti fermentati di frutta o di cereali. Si assumono circa 235 kcalorie bevendone 100 ml.
Brandy. È una bevanda alcolica ottenuta dalla distillazione del vino sottoposto a invecchiamento. Cento milligrammi forniscono 224 kcalorie.
Chinotto. È il frutto di una pianta che appartiene alla famiglia degli agrumi. Viene utilizzato sotto forma di estratto per la preparazione di bevande analcoliche dissetanti miscelato ad acqua, anidride carbonica e zucchero caramellato. Cento millilitri apportano 48 kcalorie.
Succo di frutta. Proprio in questi giorni il cosiddetto “Decreto salute” ha stabilito che le bevande analcoliche che si richiamano alla frutta devono essere commercializzate con un contenuto di succo naturale non inferiore al 20% (fino ad ora era del 12%). Cento milligrammi di succo di albicocca o pera danno circa 56 kcalorie.
Lemonsoda. Bevanda a base di acqua gassata, zucchero e succo di limone (125). In 100 millilitri ci sono: 89,49 grammi di acqua, 0,09 grammi di proteine, 10,42 grammi di carboidrati, 10 milligrammi di sodio per un totale di 44 kcalorie.
Bevanda tipo cola. La Coca-cola è nata ad Atlanta nel 1886 grazie ad una formula ideata dal farmacista John Pemberton per una bevanda tonica. Gli ingredienti principali sono acqua, zucchero, estratti e aromi delle foglie di coca (de cocainizzate) e dai semi di cola, acido orto fosforico (come conservante), caramello (come colorante), anidride carbonica (per il sapore frizzante) e caffeina. Una lattina fornisce circa 129 kcalorie.
Gassosa. E’ una bevanda analcolica incolore a base di acqua gassata ed edulcorata con saccarosio con l’eventuale aggiunta di acido citrico, acido tartarico ed essenza di limone. Può essere preparata sia industrialmente che artigianalmente. In 100 grammi ci sono 40 kcalorie.
Aranciata. Bevanda a base di acqua, succo d’arancia (secondo la legge italiana, il valore minimo deve essere del 12%), anidride carbonica e zucchero. In 100 grammi di prodotto ci sono: 86 gr. di acqua; 0.1 gr. di proteine; 10 gr. di carboidrati (zuccheri solubili); 18 mg. di Potassio. Una lattina fornisce 125 kcalorie.
Liquori dolci. Liquori da dessert. Vin Santo, Porto, Malaga: sono alcune delle bevande superalcoliche edulcorate con zucchero fino al 30% e aromatizzate con piante aromatiche. Cento milligrammi di liquore danno circa 314 kcalorie senza altri principi nutritivi.
Whisky. Si ricava dalla distillazione del malto e in genere ha 50° di alcol. Cento milligrammi di whisky forniscono circa 238 kcalorie. Un bicchierino di Wishky da 5 cl ha 122 calorie

Succhi di frutta, aranciate, energy drink non sono un toccasana per la salute: già da tempo medici e ricercatori mettono in guardia i consumatori da un'assunzione smodata. Ma una nuova ricerca, pubblicata su huffingtonpost.it, fotografa i rischi reali: quasi 184mila persone ogni anno correrebbero il pericolo di morire di patologie collegate ad un consumo eccessivo di bevande zuccherate. È quanto è emerso da un nuovo studio, il primo ad indagare gli effetti sulla salute su scala mondiale. "Deve essere una priorità ridurre o eliminare del tutto queste bevande dalla nostra dieta", ha affermato l'autore Dariush Mozaffarian, della Tufts University in Massachusetts. La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica "Circulation" dell'American Heart Association, è basata su una complessa analisi statistica che prende in considerazione le abitudini alimentari e le cause di mortalità in circa 51 paesi. I dati sono stati poi incrociati con quelli riguardanti i trend di consumo e la disponibilità di zucchero nel mercato. Secondo il quadro emerso, circa 133mila morti al mondo ogni anno sarebbero causate da diabete di tipo 2, 45mila decessi sarebbero dovuti a malattie cardiache, 6450 a tumori. E il rischio di sviluppare queste patologie sarebbe collegato, secondo gli studiosi, proprio al consumo eccessivo di drink zuccherati. "Quasi 20 paesi hanno le stime più alte di morti causate dalle bevande, almeno 8 si trovano in America latina e nei Caraibi", spiegano i ricercatori. Il Messico, con più del 10% della popolazione che soffre di diabete, è il posto in cui la dipendenza da questi drink è più forte: circa il 30% dei decessi di persone sotto i 45 anni sarebbero collegabili a questa abitudine alimentare. In Giappone, invece, si consuma meno zucchero in assoluto: il tè non zuccherato è la bevanda più popolare. Secondo l'American Diabetes Association, in una bevanda zuccherata come la Coca Cola possono esserci in media 10 cucchiaini di zucchero ed è proprio per non correre il pericolo di sviluppare il diabete che bisognerebbe moderarne il consumo. Nonostante i ricercatori non abbiano ancora individuato un rapporto di causa ed effetto tra assunzione e morte, hanno delineato un rischio che preferirebbero che le persone non corressero.

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