MILANO. Uomo ironico e ingannevole quello di Fendi: il suo caban di pitone in realtà è un capo tecnico trattato con spalmature che lo rendono ombrato, quello che da lontano sembra un classico gommato giallo è invece un prezioso capo in pelle perfino reversibile sull'interno a tre colori, il soprabito che pare di tweed è di cotone stampato a pixel effetto granito, la tuta da relax non è in felpa ma in una moderna evoluzione della seta-cupro effetto jersey.
Da queste parti niente è come sembra, neppure la lunga passerella che pare il greto di un torrente in secca e invece è una resina trasparente che crea un effetto di pozze d'acqua tra i ciottoli.
La moda della maison romana (controllata da Lvmh) è infatti il risultato di una miriade di soluzioni artigianali, elaborate in 90 anni di esperienza e riunite per creare effetti strabilianti e illusioni ottiche con materiali organici.
La collezione gioca sui contrasti tra natura e trucchi del mestiere, punta su forme morbide mai cascanti. Questo è un uomo rilassato ma sofisticato che anche nei momenti di abbandono non sa cosa sia la sciatteria. Le sue giacche sono sottili ma compatte sui pantaloni da jogging in tecnico jersey spugnoso misto seta, la polo in lurex è leggermente gommata.
Non ci sono camicie chiuse e formalità da cravatta ma la semplicità un po' a scatola delle forme è arricchita da una pelle quasi liquida e da una moderna ricerca del decoro: nelle nuove borse selleria i punti di cucitura diventano trattini metallici, le tracolle da alternare sono due e una è sempre preziosa, ci sono visiera e mini zaino da appendere a piacere (siamo ormai agli accessori dell'accessorio). Gli stessi punti metallici formano trattini che segnano come impunture la giacca di pelle nera, i pantaloni leggermente svasati sono anche in lino invecchiato ad arte, bucherellato a mano con un effetto di pizzo moderno.
L'aspetto di questo uomo è molto urbano, i colori sono pacati, dal grigio al nero e al blu, dal fango al mattone. Ma non si pensi a un personaggio troppo serio: il «lui» di casa Fendi è ironico, sa giocare anche con una miriade di intarsi, borchie e rivetti che formano sorprendenti occhi da robot sul giubbino di rettile o sullo zaino più prezioso. Gli stessi occhi sorprendono dalla giacca in montone costruita a tasselli e portata con bermuda di pelle e camicia chiara. Relax molto sofisticato, aspetto ben definito ma pieno di dettagli, perfino - fa notare la stilista Silvia Venturini Fendi - quello dei copri bottoni,un dettaglio ovviamente essenziale!
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