Lunedì 23 Dicembre 2024

La dieta "riposante" per l'intestino: ecco come depurarvi - Tutte le foto

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Cibi liquidi, caldi e crudi sono un toccasana per l’intestino. Perciò per riportare la digestione ai massimi livelli bisogna eliminare per almeno una settimana ogni alimento composto con farina (pasta, pizza, pane , biscotti, dolci, prodotti da forno) e sostituirlo con cereali complessi come farro, miglio, orzo, che apportano carboidrati complessi senza glutine. L’intestino, infatti, è il parafulmine dello stress e dei nostri problemi psichici. Perciò per stare bene, dice Pier Luigi Rossi in un articolo su un quotidiano, bisognerebbe di tanto in tanto “premiarlo” con una dieta riposante, ovvero un modello di alimentazione adeguata per il recuperare la funzionalità dei villi intestinali. E allora è necessario introdurre verdura cruda all’inizio di ogni pasto, mista e fresca di stagione, sminuzzata per agevolare anche l’attività dello stomaco. Sostituite il sale con l’aceto, la carne rossa e bianca con il pesce, formaggi freschi e molli, bevete acqua prima, dopo e durante il pasto (meglio se té o una bevanda calda). Il pasto è meglio chiuderlo poi con verdura cotta di stagione, come il minestrone oppure passato di verdura. Il tutto è da condire con olio extra vergine di oliva, mentre i centrifugati misti di frutta e verdura è meglio consumarli dopo i pasti. Questo “sacrificio” di 7 giorni servirà a far riposare i villi dell’intestino tenue, coinvolti nella prima parete della digestione. Infatti, ogni volta che introduciamo del cibo nel nostro corpo (in media al giorno tra i 2 e i 3 kg di alimenti e bevande) facciamo due pasti. Il primo avviene nell’intestino tenue, che identifica il tipo di alimento introdotto e attiva poi la digestione realizzata con gli enzimi pancreatici e enterici e con la bile. In questo modo le molecole alimentari vengono assorbite attraverso i villi intestinali, punto di passaggio tra intestino e sangue. Il secondo, invece, impiega miliardi di batteri intenti a mangiare quel che rimane degli alimenti consumati. Questo secondo pasto è più “luculliano” per le persone obese o in sovrappeso. Per agevolare la digestione, dunque occorre eliminare alcuni alimenti per almeno 7 giorni. Questa “sospensione” aiuterà ad attenuare tutti i problemi che solitamente affliggono l’organo della digestione: meteorismo, stipsi, diarrea, gluten sensitivity, celiachia, alterato assorbimento intestinale.

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