Domenica 17 Novembre 2024

Monopoly compie 80 anni, festeggia con sei miliardi di casette verdi "costruite" - Foto

MILANO. Il Monopoly compie 80 anni e li festeggia con un'edizione speciale e limitata del gioco da tavola più famoso del mondo e, in Italia, con un campionato nazionale che si terrà ad aprile a Milano. Prodotto in 47 lingue, diffuso in 114 paesi e con oltre 350 milioni di scatole vendute, è diventato il gioco di contrattazione e simulazione imprenditoriale più famoso al mondo. Tanto che - sottolinea la Hasbro - «ogni anno vengono stampate più banconote del Monopoly che quelle vere. Dalla prima partita al Monopoly sono state costruite oltre 6 miliardi di casette verdi e più di 2 miliardi di alberghi rossi». Nel 1998 il gioielliere Sidney Mobell ne ha creata la versione più preziosa al mondo: un Monopoly tutto d'oro e pietre preziose dal valore di 2 milioni di euro. La data ufficiale in cui tutto il mondo festeggerà il gioco creato da Charles Darrow è il 19 marzo, giorno in cui la Parker Brothers - era il 1935 - cominciò a commercializzarlo in tutto il mondo. In Italia il momento clou arriverà invece il 25 e 26 aprile, a Milano, con il campionato italiano di Monopoly. Le qualificazioni regionali del 2014 hanno già selezionato i 120 iocatori più bravi d'Italia che, «tra un'asta e un lancio di dadi», si sfideranno per conquistare il titolo nazionale e partecipare poi al campionato del mondo. La scelta della città meneghina probabilmente non è casuale. I nomi delle strade di Monopoli, per la prima edizione tricolore, erano proprio quelli della Milano dell'epoca, tranne vicolo Stretto e vicolo Corto. Emilio Ceretti, della Editrice Giochi, prese liberamente spunto dalla toponomastica milanese e trasformò il nome del gioco in Monopoli, sostituendo la ipsilon, visto che in epoca fascista erano banditi gli inglesismi. L'edizione per l'80/o anniversario - assicura Hasbro, leader mondiale dei giochi in scatola - è «una vera chicca da non farsi scappare, soprattutto per gli appassionati della prima ora o per i collezionisti».

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