ROMA. C'è la Statua della libertà che finisce sott'acqua per l'innalzarsi del livello dei mari a causa dei cambiamenti climatici. Ci sono le spettacolari azioni della Rainbow Warrior - che quest'anno è stata anche in Italia - contro le trivellazioni petrolifere. O ancora il mega striscione esposto nella Galleria Vittorio Emanuele II di Milano per
chiedere all'Alta moda di eliminare le sostanze chimiche pericolose. E ancora le iniziative per difendere l'Artico e
combattere il legno illegale che arriva dall'Amazzonia e molto altro ancora. Sono le immagini delle azioni non violente che Greenpeace ha compiuto nell'anno che si sta chiudendo. «Il 2014 - si legge in una nota - è stato un anno denso di iniziative e di vittorie per Greenpeace, con milioni di persone mobilitate per difendere l'ambiente. Sono tre milioni i sostenitori nel mondo e oltre sei milioni e mezzo le persone che hanno firmato la petizione per salvare l'Artico (www.savethearctic.org)».
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