Lunedì 23 Dicembre 2024

Londra, femminista all'attacco: "Kate Middleton è troppo magra"

 
 
 
 
 
 
 
 
 
CHIPPENHAM, UNITED KINGDOM - MARCH 29: (EMBARGOED FOR PUBLICATION IN UK NEWSPAPERS UNTIL 48 HOURS AFTER CREATE DATE AND TIME) Catherine, Duchess of Cambridge attends the wedding of Lucy Meade and Charlie Budgett at the church of St Mary the Virgin, Marshfield on March 29, 2014 in Chippenham, England. (Photo by Max Mumby/Indigo/Getty Images)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

LONDRA. Kate Middleton è «troppo magra», ha «un lavoro ingrato» ed è stata messa sotto pressione per una seconda gravidanza troppo presto. Parola di femminista, l'autrice Gemaine Greer, che in un'intervista all'edizione europea di Newsweek parla in questi termini del ruolo assunto dalla Duchessa di Cambridge nella famiglia reale britannica, a poche settimana dall'annuncio che la moglie del principe William aspetta il secondo bebè. Questa volta il tono è più chiaro: una presa di posizione a favore e a difesa di Kate, la critica piuttosto è agli 'obblighi' che il suo ruolo impone. «Spero che dopo questa lei possa dire 'Basta. Niente più'», sottolinea Germaine Greer, che invece se la prende con il «folle anacronismo» che a suo avviso Kate è chiamata a vivere. Secondo l'autrice infatti l'unico ruolo che viene riconosciuto alla duchessa è quello di essere madre (di erede al trono ndr), nonostante sia, dice, «molto più intelligente del resto dei reali». Parole dure che rievocano quelle della pluripremiata scrittrice britannica Hilary Mantel che scatenarono una bufera quando lo scorso anno definì Kate una «principessa di plastica» e «senza personalità», alle quali perfino il primo ministro David Cameron reagì bollandole come inopportune. Eppure anche in quel caso la Mantel successivamente tentò di chiarire che il suo non era un attacco diretto a Kate, ma piuttosto a sua difesa: «Quando ho usato quelle parole per Kate volevo descrivere la percezione di lei che hanno diffuso i tabloid», sottolinea l'autrice. «Il mio intervento si concludeva con un invito alla stampa, e ai media in generale, a non essere brutali con Kate, come hanno fatto con Diana».

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