Lunedì 06 Maggio 2024

Maria Elena Boschi a tutto campo: vorrei un compagno e 3 figli

“Figli? Ne vorrei tre. E a voltepenso di essere già in grave ritardo. Desidero molto trovare uncompagno. Sono single da un anno e la vita di coppia mi manca.Torno tardi dal lavoro, la casa è sempre vuota, sono lì da solaa bermi una tazza di latte e magari ho passato la giornata adiscutere di emendamenti con uno dell’opposizione. Vorrei almenotrascorrere il mio tempo libero con qualcuno con cui sognare unfuturo insieme“. Così Maria Elena Boschi, Ministro per leRiforme Costituzionali e i Rapporti con il Parlamento, e a 33anni la più giovane nel Team Renzi, si racconta a Vanity Fair,che le dedica la copertina del numero in edicola da mercoledì 23aprile.
 
Boschi, che è cattolica credente, si soffermapoi su alcuni temi etici («La fede ispira anche il mio impegnopolitico, ma le scelte devono essere fatte rispettando le ideedi tutti, anche di coloro che non credono.
 
Dalla fecondazione assistita (“Ho diverse amiche della mia età, o poco più grandi di me, che fanno molta fatica a rimanere incinte. Alcune stannoprovando la strada della fecondazione, sono andate in Spagna piùvolte con costi notevoli e spesso senza risultati. È un percorsodoloroso, che non tutti si possono permettere. In Italia inalcune Regioni, come la Toscana, le strutture pubblicheconsentono due o tre tentativi gratuiti. Bisognerebbe poter faredi più, aiutare di più“) all’aborto (“Anche in questo caso,penso che si potrebbe fare di più rispetto alla parte dellalegge che è stata poco o per nulla attuata. Mancano struttureche portino le donne a fare questa scelta sempre così lacerantein modo più consapevole, non dettato dalla disperazione, comeavviene in troppi casi. Detto questo, non giudico chi decide diabortire, perchè posso solo immaginare la difficoltà di quellascelta, ma io non potrei mai farlo“) alla facoltà di adottareper le coppie gay, di cui il Ministro difende il diritto almatrimonio.
“Niente in contrario in linea teorica, però credoche troppo spesso si usi questo tema delle adozioni per farsaltare il banco della discussione sulla parità dei diritti. Iosono per un approccio più moderato, che tenga conto di tutta lacomplessità del mondo “arcobaleno“. Cominciamo a riconoscere laparità tra coppie gay ed etero e poi, un passo alla volta,aspettiamo che il Paese sia davvero pronto ad accogliere le“nuove“ famiglie“.
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