Si interrompe il sogno del bagherese Giuse The Lizia e del messinese Patrizio Romeo: non andranno al Festival di Sanremo tra i big, ma il loro percorso, che li ha portati fino alla finale di Sanremo Giovani, resta comunque un grande risultato. Giuse The Lizia (con Sincera) e il duo Romeo & Drill (con Giorno di scuola) non sono riusciti a rientrare fra i sei, nella serata condotta da Amadeus, ma hanno comunque potuto godere di una vetrina di tutto rispetto, vista anche l’alta audience della trasmissione. Un altro importante tassello del prossimo festival di Sanremo è andato a posto. All’appello per completare il cast dei 28 artisti in gara all’Ariston, mancavano in sei: i migliori tra i 12 finalisti di Sanremo Giovani che si sono dati battaglia in diretta su Rai1. Ad avere la meglio, e ad aggiudicarsi un posto all’Ariston dal 7 all’11 febbraio, sono stati: Shari, Colla Zio, Gianmaria (che ha vinto la serata con La città che odi), Sethu, Will, Olly. Nonostante la gara, i veri protagonisti della serata sono stati i 22 big già annunciati, che sono passati - tutti, nessuno escluso - dal Casinò della cittadina ligure per presentare al pubblico il titolo del brano che porteranno in gara. E non è mancata qualche sorpresa tra gli autori di alcuni brani: Damiano David dei Maneskin ha scritto Duemilaminuti per la debuttante Mara Sattei, Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari firma Terzo Cuore, il pezzo di Leo Gassmann (che torna al festival dopo la vittoria tra le Nuove Proposte nel 2020), per i Cugini di Campagna (che in onore della loro prima volta al festival hanno improvvisato un coro a cappella, e non hanno risparmiato una frecciatina ai Maneskin dopo le polemiche di tempo fa sul look copiato) c'è invece La Rappresentante di Lista che ha composto per lo storico gruppo Lettera 22. Difficile ancora capire quali mondi si celino dietro una parola, e allora spazio - almeno per ora - alle suggestioni. Ultimo ha scelto Alba, Tananai invece Tango, Madame è in cerca de Il bene nel male, titolo cambiato in corsa, dato che originariamente era Puttana. Parole dette male per Giorgia, Supereroi per Mr. Rain e Due per Elodie. Sanremo 2023 segna grandi ritorni come quello di Gianluca Grignani (Quando ti manca il fiato), del vincitore di dieci anni fa Marco Mengoni (Due vite), dei Modà (Lasciami), delle sorelle più famose della musica italiana. Paola e Chiara (Furore), degli Articolo 31 (Un bel viaggio) e dell’artista con più presenze al festival, Anna Oxa, con Sali (Canto dell’anima). Tanti i giovani, che però hanno già un ruolo di primo piano nella discografia: Lazza con Cenere, Ariete con Mare di guai, Lda con Se poi domani, Rosa Chemical con Made in Italy. I Coma_Cose, che due anni fa ebbero successo con Fiamme negli occhi, saranno in gara con L’addio. I siciliani Colapesce-Dimartino (di Solarino il primo, di Palermo il secondo), dopo il successo di Musica Leggerissima, ci riprovano con Splash, la catanese Levante con Vivo. La serata di festa è stata aperta da Amadeus e Gianni Morandi, che sarà co-conduttore a febbraio, nel ricordo di Sinisa Mihajlovic, scomparso oggi, al quale è stata dedicata la puntata. «Per noi e per milioni di persone oggi è una giornata triste per la scomparsa di un amico, un grande uomo, un campione, un allenatore, una grande persona», ha detto Amadeus. «Dedichiamo la puntata a lui, che ha sempre investito molto sui giovani», ha aggiunto ricordando anche la sua partecipazione come ospite sul palco dell’Ariston nel 2021. «Pensavo che questa battaglia la vincesse. Oggi sono stato proprio male», ha detto commosso Gianni Morandi.