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Pagelle Festival: spicca il talento del Collettivo della Rappresentante di Lista

Queste le pagelle della quarta serata.

Amadeus

Continua a mettersi al servizio del festival (stasera ha anche disegnato su input del suo amico Jova). E i risultati gli danno ragione. Già proiettato verso l’Ama quater, lui vola basso, ma il viaggio promette di portarlo lontano. VOTO: 7,5

Maria Chiara Giannetta

Irresistibile il pezzo con il partner Maurizio Lastrico, utilizzando frasi di canzoni. È spontanea, simpatica, porta una ventata di leggerezza, ma anche di riflessione sul mondo delle disabilità. Avrebbe meritato più spazio. VOTO: 8

Jovanotti

È una forza della natura, e sul palco è irresistibile, anche quando recita una poesia. Ma ci si interroga sull'opportunità di essere all’Ariston oltre che come ospite della cover di Gianni Morandi, per il quale ha firmato il pezzo in gara, anche in nome dell’amicizia con Amadeus. SENZA VOTO

Noemi

You make me feel (like a natural woman) di Aretha Franklin. Wow. Apre la serata al piano e spettina tutti con un classico della black music. Formidabile. VOTO: 8,5

Giovanni Truppi con Vinicio Capossela e Mauro Pagani

Nella mia ora di libertà, di Fabrizio De André. Partenza con il botto. Dopo Aretha, omaggio al cantore italiano per eccellenza con un trio delle meraviglie e un po’ di nostalgia nel cuore. VOTO: 8

Yuman con Rita Marcotulli

My Way di Frank Sinatra. Confrontarsi con un monumento, brano e artista, della storia mondiale della musica è sempre un’impresa: Yuman l’affronta a viso, pardon, a voce aperta. Coraggioso. VOTO: 6,5

Le Vibrazioni con Sophie e Peppe Vessicchio

Live and Let Die di Paul e Linda McCartney. Peppe Vessicchio c’è (finalmente), Le Vibrazioni pure. Con un tocco d’internazionalità, portata da Sophie. Rock senza confini. VOTO: 7+

Sangiovanni con Fiorella Mannoia

A muso duro di Pierangelo Bertoli. L'emozione corre, a dimostrazione che i capolavori superano gli anni, le generazioni, i pregiudizi. VOTO: 7,5

Emma con Francesca Michielin

Baby One More Time di Britney Spears. Il pop è una cosa seria, hanno detto le due artiste motivando la scelta del brano di Britney. (Più) Potere alle donne. VOTO: 6,5

Gianni Morandi con Jovanotti

Medley (Occhi di ragazza, Un mondo d’amore, Ragazzo fortunato, Penso Positivo). Non c'è gara. Gianni cala l’asso pigliatutto. E l’Ariston impazzisce. Energia allo stato puro. VOTO: 9

Elisa con Elena D'Amario

What a feeling di Irene Cara (da Flashdance). Pensi di esserti già stupito, divertito, emozionato. Poi arriva lei. E spariglia le carte una volta di più, mentre la ballerina Elena D'Amario impreziosisce la performance. VOTO: 7,5

Achille Lauro con Loredana Bertè

Sei bellissima di Loredana Bertè. Ci mette sempre l’anima Loredana. Lauro fa un passo indietro, perché stavolta «less is more». Bello il suo sguardo alla fine. VOTO: 7

Matteo Romano con Malika Ayane

Your Song di Elton John. Matteo è il cucciolo del festival, ma non per questo impaurito. Affronta Elton John con delicatezza, potendo contare su una roccia come Malika. VOTO: 6,5

Irama con Gianluca Grignani

La mia storia tra le dita di Gianluca Grignani. Un Grignani fuori dalle righe esagera e non giova all’esibizione. Peccato, per un ritorno che fa piacere. Sconsolato Irama, para i colpi dove può. VOTO: 5

Ditonellapiaga e Rettore

Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli. Si bastano, ma non bastano. Nel panorama generale della serata, non lasciano il segno. Missing in action. VOTO: 5,5

Iva Zanicchi

Canzone di Don Backy e Detto Mariano nella versione di Milva. L'ospite (virtuale) è una giovanissima Milva, alla quale Iva ha voluto con forza rendere omaggio. Inossidabile. VOTO: 6,5

Ana Mena con Rocco Hunt

Medley (Il mondo, Figli delle stelle, Se mi lasci non vale). Arriva il suo compagno di scorribande estive, ma per Ana Mena il festival non decolla. VOTO: 5

La Rappresentante di Lista con Cosmo, Margherita Vicario e Ginevra

Be My Baby di The Ronettes. Che teatralità, che numeri, che sound. Che bravi. Il collettivo mette la freccia e supera a destra. Ciao ciao a tutti gli altri. VOTO: 9

Massimo Ranieri con Nek

Anna verrà di Pino Daniele. Il pezzo di una veste diversa, tra il soul e il melodico, per un successo senza tempo di Pino, che mette sempre i brividi. VOTO: 7

Michele Bravi

Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi di Lucio Battisti. Ha voluto metterci del suo, fare suo un pezzo iconico. Ma il risultato è un po’ stucchevole. VOTO: 6

Mahmood & Blanco

Il cielo in una stanza di Gino Paoli. Non sbagliano un colpo. Sembrano nati per fare quello che stanno facendo. E ci riescono benissimo. Brividi, e stavolta non è il titolo della loro canzone. VOTO: 9

Rkomi con i Calibro 35

Medley di Vasco Rossi. Rkomi versione Village People, a torso nudo e copri jeans in pelle. È Vasco senza essere Vasco. Il Kom gli fa anche arrivare i suoi complimenti via social. VOTO: 6+

Aka 7even con Arisa

Cambiare di Alex Baroni. Arisa è sempre e comunque un valore aggiunto. La sua voce è un balsamo per le orecchie e Aka 7even ne giova. VOTO: 7

Highsnob e Hu con MrRain

Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco. L'emozione, ma stavolta non di chi ascolta ma di chi canta, sembra prendere il sopravvento. VOTO: 6

Dargen D’Amico

La bambola di Patty Pravo. Prendi un po’ di Patty, aggiungi un po’ di Dargen e il risultato è servizio. Omaggio onesto e divertente il giusto. VOTO: 6

Giusy Ferreri con Andy dei Bluvertigo

Io vivrò senza te di Lucio Battisti Giusy Ferreri che fa Battisti, in chiave Ferreri. E non sembra troppo convinta neanche lei. VOTO: 6

Fabrizio Moro

Uomini soli dei Pooh. Il brano è nelle sue corde, non può competere con l’estensione e la precisione di Facchinetti, ma riesce a farla sua. Credibile, tanto. VOTO: 7

Tananai con Rosa Chemical

A far l’amore comincia tu di Raffaella Carrà Un omaggio che diventa una caricatura. Chissà cosa direbbe la Raffa nazionale. VOTO: 4,5

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