La loro "Fiumi di Parole" è ancora canticchiata, magari non dai giovani ma da chi ha quarant'anni o giù di lì, ma la loro vittoria a Sanremo è comunque rimasta nella storia. Peccato che il Festival, dal trionfo del 1997, sia più o meno tabù per i Jalisse. Nel senso che da più di 20 anni la formazione non riesce a tornare all'Ariston. Ma stavolta ai Jalisse il "no" di Amadeus non è andato giù, e hanno innescato le polemiche, parlando apertamente di pregiudizi. Accuse tutte respinte al mittente oggi.
"Io valuto la canzone e non ritenevo la loro adatta al mio Festival. Niente contro i Jalisse, così come niente contro gli altri 320 esclusi", ha detto duro Amadeus, conduttore e direttore artistico di Sanremo. "Credo - ha aggiunto Amadeus - che la cosa più importante sia quella di lavorare e non di lamentarsi perché la lamentela non rende mai merito alla storia di un cantante. Mi hanno sempre insegnato di lavorare sodo e a non pensare che ci sia sempre un complotto contro qualcuno. Lavora e magari le cose possono migliorare, magari in futuro ci sarà occasione per loro»