ROMA. Incontenibile Arisa, leggera, naif e un po' stralunata. Lascia la conferenza stampa di chiusura del festival di Sanremo canticchiando, dispensando filastrocche e raccontando che, dopo «l'anestetico» - come lei chiama l'antidolorifico somministratole dal medico dell'Ariston -, tutto è andato alla grande, anche se con qualche dolorino. Come ti senti? «Susanna, come ti senti? Male di denti, male di denti», sorride, citando chissà quale filastrocca della sua infanzia. Ha l'aria scanzonata e divertita e parla del suo mal di gamba e mal di schiena con la stessa disinvoltura con cui giorni fa ha raccontato nel corso di una conferenza stampa di avere il ciclo. «Sono cose passeggere, che capitano - minimizza - ma il mio bilancio è molto positivo. Sono stata messa a dura prova e ce l'ho fatta! Sorridere con una gamba sola non è facile». Poi racconta la sua metamorfosi a Sanremo. «È successa una magia. Quando prima mi dicevano 'brava brava' rispondevo 'non è verò; ora invece inizio a dire 'grazie'. Ho imparato ad accettare i complimenti». E a chi le chiede se le sue uscite strampalate sul palco, ribattezzate 'le arisate', siano nate a tavolino, la cantante-attrice-presentatrice risponde: «No, non erano pensate».