ROMA. Anna Tatangelo è pronta a tornare sulle scene più grintosa che mai. Il Festival di Sanremo, il sogno di un altro figlio e il matrimonio tanto atteso con Gigi D'Alessio. Promette di far parlare molto di sé in futuro Lady Tata, sul palco dell'Ariston per la settima volta. In un'intervista al settimanale Oggi si racconta, e dice: "Che faccia tosta! Nel 2002, mi ero presentata sul palco pensando solo al fidanzato che mi aveva appena lasciato, alle mie tre amiche del cuore e alla famiglia. Mica avevo realizzato che mi stava guardando tutta l’Italia. Ora sono più sicura di me, quando mi rivedo in Muchacha e mi diverto. La vita reale, però, è un’altra. Anche Rihanna, quando starà a casa sua, mica farà la sexy tutto il giorno". In passato, è stata pesantemente criticata per il suo look: "Non mi perdonavano niente, mi accusavano di truccarmi troppo, di avere un atteggiamento troppo da donnona. Perfino le sopracciglia erano diventate un caso nazionale. Alcune colleghe delle critiche se ne fregano, io ci soffrivo, mi sentivo messa sotto una lente. Ora sono cresciuta. A Sanremo porto una canzone, Libera, scritta da Kekko Silvestre dei Modà, che parla anche di questo. Mi godo quello che mi succede e riesco a mettere un pizzico d’ironia in tutto. E come potete vedere le mie sopracciglia ora sono a posto: gli italiani possono stare tranquilli (ride). Sul palco dell’Ariston, più che sexy, mi vedrete elegante e femminile". "Oggi sono una mamma innamorata e protettiva. Con lui passo tanto tempo, il nostro rapporto è una delle poche cose di cui sono orgogliosa. Andrea è solare, già scaltro, parla tantissimo, e in ogni frase ci infila una battuta. Ha cinque anni, potrebbe averne otto". Pensate a un fratellino? "Ovvio. Quando sarò vecchia i miei figli mi devono accudire. Gliel’ho detto, sono tradizionale, legata alla famiglia. Posso andare a dormire alle quattro, ma poi alle otto sono in piedi e accompagno Andrea all’asilo. Io e Gigi a febbraio facciamo dieci anni che stiamo insieme. Come ha detto lui, quando ci sposiamo, lo saprete a cose fatte".