Dopo settimane di polemiche Tommaso Calderone ha optato per il seggio alla Camera lasciando così lo scranno all’Ars alla messinese Bernadette Grasso.
Si chiude così un passaggio che in Forza Italia è stato vissuto in modo estremamente conflittuale: Calderone a un certo punto aveva annunciato di voler tenere fino all’ultimo il doppio incarico, poi si era perfino sbilanciato a prevedere di poter scegliere il seggio all’Ars. Mosse per innervosire l’ala di Forza Italia che fa capo a Schifani. Calderone è infatti iscritto al gruppo di forzisti legati a Gianfranco Miccichè, che in sua assenza scenderà ora da 4 a 3 membri e dovrà quindi essere autorizzato dalla presidenza dell’Ars a restare autonomo (il limite minimo di deputato per ciascun gruppo è 4). La Grasso ha invece già annunciato che resterà nel gruppo degli schifaniani, che saliranno così da 9 a 10.
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