Per i big del centrodestra siciliani, che sostengono il presidente della Regione, Renato Schifani, la vera incognita è ancora rappresentata da Gianfranco Micciché. Ufficialmente ripetono che la coalizione è compatta ma in realtà dal coordinatore di Forza Italia si aspettano dietro l’angolo qualche sorpresa come quella di farsi eleggere a presidente dell’Ars con l’aiuto del voto trasversale. Oppure che voglia rompere gli equilibri per ottenere, per lui o per un suo fedelissimo, l’assessorato alla Salute. Non è un mistero che la prima prova per la tenuta della coalizione sia proprio legata al nome del futuro presidente del Parlamento siciliano. Secondo la prassi e per una sorta di «bon ton» istituzionale, l’incarico spetterebbe a Fratelli d’Italia: tra i nomi in pole position per la poltrona più alta di Sala d’Ercole c’è quello di Gaetano Galvagno, mister preferenze in FdL e vicino al presidente del Senato, Ignazio la Russa. A contendergli il posto il ragusano Giorgio Assenza ma anche l’ex assessore alla Formazione, Alessandro Aricò, il quale sarebbe frenato dal fatto di essere stato eletto a Palermo come il presidente Schifani. Un servizio di Fabio Geraci nell'edizione di oggi del Giornale di Sicilia