Il 56% degli italiani dice di non essere interessato a votare per il referendum sulla Giustizia. Il dato emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Demopolis.
“Se questo orientamento di massima fosse confermato – spiega Pietro Vento, direttore dell'istituto – il quorum per la validità dei Referendum del 12 giugno non sarebbe raggiunto”. Secondo la fotografia scattata da Demopolis, solo 3 cittadini su 10 appaiono decisi a recarsi ai seggi, mentre il 14% deve ancora pensarci.
A parte il dato sull’affluenza, che è però determinante, come la pensano gli italiani sui principali quesiti? La maggioranza assoluta condivide la proposta di separazione delle carriere; appena un terzo sarebbe favorevole a limitare l’ambito di applicazione della custodia cautelare.
Minoritaria appare nell’opinione pubblica anche la volontà di abolire la legge Severino, che impedisce fra l’altro la partecipazione alle competizioni elettorali di chi sia stato condannato per alcuni reati. Favorevole è il 32%; si esprime per il mantenimento della norma il 58%.
Sulla legge Severino sono nette le posizioni politiche: favorevoli all’abolizione sono quasi 6 elettori su 10 della Lega, il 53% di chi vota Forza Italia. Il dato - secondo il sondaggio Demopolis per Otto e Mezzo - si riduce al 25% tra gli elettori di Fratelli d’Italia, crolla al 7 ed al 4%, rispettivamente tra chi vota il PD e il Movimento 5 Stelle.
Complessivamente, a bocciare il funzionamento della giustizia nel nostro Paese è oggi il 66% dei cittadini. “Le valutazioni di segno negativo – afferma Pietro Vento – raggiungono l’85% tra quanti hanno in corso o hanno avuto nel recente passato un’esperienza diretta in tribunale”.
Nota informativa: l’indagine è stata realizzata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, su un campione stratificato di 1.500 intervistati, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Supervisione della rilevazione demoscopica del 10-12/5/2022 di Marco E. Tabacchi. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Approfondimenti e metodologia su: www.demopolis.it.
4 Commenti
Lux
14/05/2022 08:43
La gente non ha più fiducia nella magistratura per gli scandali degli ultimi anni, per la mancanza di responsabilità dei giudici in caso di errori giudiziari e non da ultimo per le sentenze che vengono emesse con pene irrisorie per reati che scuotono le coscienze dell'opinione pubblica. Speriamo in un reale cambiamento
Salvo
14/05/2022 10:05
Proprio per questi motivi dobbiamo votare i quesiti del referendum.
gianfranco
14/05/2022 13:04
Il referendum è formulato in modo tale che il cittadino "tipo" non ci capisce niente. Ecco perchè la gente non vuole andare a votare, e se ci va, vota senza capirci niente! Bella onestà di questo governicchio!!
Gabriele
14/05/2022 14:25
Si è vero ma ancora di meno ne ha nei confronti della classe politica
Gaetano Porretto
14/05/2022 16:04
Andiamo a votare il referendum per provare a cambiare il potere giudiziario incancrenito e politicizzato che non garantisce la giustizia. E'chiaro che non si doveva arrivare ad un referendum ma è stato necessario visto che la politica non è in grado o non vuole farlo per interessi di bandiera. La magistratura non gode più della fiducia della gente e questo è destabilizzante per gli equilibri della nazione.