È stato inaugurato oggi (10 marzo) a Comiso lo “Sportello comunale contro il caporalato”, promosso dal Comune in sinergia con la Prefettura di Ragusa e il Consiglio territoriale per l’immigrazione. Presenti, tra gli altri, il prefetto di Ragusa Giuseppe Ranieri e il sindaco di Comiso Maria Rita Schembari e il vicario generale della diocesi di Ragusa monsignor Roberto Asta che ha benedetto i locali ospitati in via degli Studi, al numero civico 20, messi a disposizione dell’assessore ai Servizi sociali e alle Attività produttive Giuseppe Alfano. Si tratta del primo centro polifunzionale comunale per la prevenzione e il contrasto del caporalato nel territorio dell’ex provincia di Ragusa. Presso lo sportello, aperto ogni giovedì mattina, operano anche le associazioni che hanno in corso di svolgimento progetti di contrasto al caporalato. Gli scopi dello sportello sono stati illustrati poco prima, nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso l’Aula consiliare del Municipio. Il “Progetto Diritti in Agricoltura attraverso Approcci Multistakeholder e Multidisciplinari per l’Integrazione e il Lavoro giusto è finanziato dal Ministero del lavoro, per la realizzazione di interventi di integrazione socio-lavorativa finalizzati alla prevenzione e al contrasto dello sfruttamento lavorativo e del caporalato in agricoltura. Rappresenta una proposta di dignità, di qualità e di sfida realizzata mediante il protagonismo delle istituzioni, delle parti sociali ed economiche e del terzo settore. Saranno previste azioni di capacity building, attività di prossimità, formazione e avvio di percorsi di integrazione lavorativa. Prevista, inoltre, l’attivazione di Punti di Accesso ai Servizi, per il supporto e l’orientamento delle vittime di sfruttamento lavorativo. Il prefetto Ranieri, intervenendo in conferenza stampa, ha invitato gli altri sindaci a individuare al più presto analoghi spazi da riservare al progetto, verificando anche la possibilità di utilizzare anche beni confiscati alla criminalità organizzata e posto, inoltre, l’accento sulla “presenza fisica delle istituzioni che rappresentano un supporto concreto nel territorio con la sua attività di orientamento e assistenza legale, linguistica, culturale, informativa e di inserimento lavorativo”. Il sindaco Schembari ha osservato che lo sportello è strumento contro le malversazioni che subiscono i lavoratori, soprattutto stranieri, da parte di datori di lavoro con pochi scrupoli. “Situazioni del genere non sono inaccettabili - ha concluso il sindaco -. Questo spazio comunale è aperto all’accoglienza e all’assistenza di quanti eventualmente, attraverso le violazioni delle norme sul lavoro, dovessero vedersi lesi i propri diritti e la propria dignità di persone”.