Domenica 17 Novembre 2024

Indagine Demopolis sul consenso: Pd davanti a tutti, ma 3 partiti in 2 punti

Il consenso ai partiti secondo l’indagine di Demopolis
Il trend dalle Europee ad oggi
Ampia fiducia al governo Draghi
Resta alta la fiducia per il premier
Ma in pochi vorrebbero Draghi al Quirinale a febbraio

A distanza di 7 anni dalle Europee del 2014, se si votasse oggi per le Politiche il Pd tornerebbe primo partito in Italia. Il dato è frutto del Barometro Politico di dicembre dell’Istituto Demopolis, indagine sul peso dei partiti fatta per Radio1 Rai. Secondo l'analisi, il Pd oggi conquisterebbe il 21,4% delle preferenze superando di quasi mezzo punto Fratelli d’Italia che si fermerebbe al 21%. La Lega sarebbe al terzo posto con il 19%. Al 15% il Movimento 5 Stelle, al 7,3% Forza Italia, al 3,2% Azione. Se si continua il confronto con le Europee, se da un lato c'è una certa stabilità nel dato del Pd, si nota invece un drastico incremento del partito guidato da Giorgia Meloni che non solo tallona il Partito democratico, ma dopo una lunga rincorsa ha superato du 2 punti la Lega. "Con un’affluenza in calo stimata al 67% ed una distanza tra i 3 maggiori partiti oggi inferiore ai 2 punti e mezzo -  spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento - la partita elettorale appare sempre più aperta".

Il giudizio sul Governo Draghi

A ormai 10 mesi dalla sua nascita, resta positivo per il 56% degli italiani il giudizio nei confronti dell'attuale governo, così come resta alta la fiducia nel premier Mario Draghi con un 62%, stabile da mesi e che sembra non risentire in alcun modo delle polemiche e del dibattito politico sul Green Pass e le vaccinazioni. “Dall’indagine - aggiunge il direttore di Demopolis Pietro Vento - emerge chiara una inedita voglia di stabilità per fronteggiare la nuova emergenza Covid e provare a superare l’attuale complesso frangente economico e sanitario”. Per il 60% degli italiani, inoltre, Draghi dovrebbe restare alla guida del Governo. Solo il 18% lo vorrebbe nuovo presidente della Repubblica da febbraio al posto di Mattarella. Significa che per l’opinione pubblica un eventuale passaggio di Draghi al Quirinale rischierebbe di avere effetti negativi sulla stabilità politica in Italia. Appena un terzo degli intervistati, infatti, vedrebbe con favore l’ipotesi di tornare alle urne in primavera dopo l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Il 67% del campione, invece, riterrebbe preferibile concludere la Legislatura e tornare al voto nel 2023.

Note sull'indagine di Demopolis

L’indagine è stata realizzata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, per Radio1 Rai su un campione stratificato di 2.000 intervistati, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Supervisione della rilevazione demoscopica del 15-16/12/2021 di Marco E. Tabacchi. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Approfondimenti e metodologia su www.demopolis.it.

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