Se si votasse oggi per la Camera, il Pd otterrebbe oggi il 21%, superando Fratelli d’Italia al 20,3% e tornando, sia pur di misura, dopo 7 anni primo partito. La Lega, in lieve calo, si ritroverebbe al terzo posto con il 19,2%; il Movimento 5 Stelle avrebbe il 15,8%; Forza Italia il 7,4%. È la fotografia odierna sul consenso ai partiti scattata dal Barometro Politico dell’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento.
Con un’affluenza in calo stimata al 68%, tra i partiti minori, Azione si attesta al 2,8%, Sinistra Italiana al 2,1%, Liberi e Uguali al 2%; Italia Viva di Renzi ottiene l’1,9%.
Colpisce, analizzando il trend Demopolis dalle Europee del 2019 ad oggi, la crescita di 14 punti del partito della Meloni che beneficiando del ruolo di quasi unica opposizione, ha ormai da settimane completato la lunga rincorsa su Salvini e supera di poco più di un punto la Lega.
In questo scenario, secondo il sondaggio Demopolis, le figure più apprezzate dagli italiani restano, con il 67%, il Capo dello Stato Sergio Mattarella e, con il 62%, il Premier Draghi. Al terzo posto, con il 41%, il presidente dei 5 Stelle Giuseppe Conte, seguito al 38% da Giorgia Meloni. Sale al quinto posto il segretario del PD Enrico Letta, mentre si conferma al 33% la fiducia in Roberto Speranza. Un’ultima curiosità, nei dati Demopolis: dopo molti anni, Silvio Berlusconi affianca Matteo Salvini al 31% nel giudizio degli italiani.
Dopo il recente appello di Letta, Di Maio, Berlusconi, Salvini e di altri leader politici, l’Istituto diretto da Pietro Vento ha chiesto agli italiani la loro opinione sul ruolo politico che dovrebbe esercitare l’attuale Premier: se spettasse a loro decidere del futuro di Draghi, i cittadini intervistati da Demopolis non avrebbero dubbi. Per un’ampia maggioranza degli italiani, il 56%, Draghi dovrebbe restare alla guida del Governo fino alle elezioni del 2023; per il 21% sarebbe invece preferibile che andasse al Quirinale.
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