Mario Draghi ha sciolto la riserva e ha accettato l'incarico di presidente del Consiglio dei ministri. Ha subito comunicato la lista dei ministri: ci sono conferme del precedente governo, molti politici, alcuni tecnici e new entry che avevano già fatto i ministri in precedenti governi. Il "peso" dei partiti nella squadra del governo di Mario Draghi rispetta le proporzioni dei partiti in Parlamento. M5s, la forza più numerosa, si aggiudica 4 ministri. Seguono Pd, Forza Italia e Lega, con 3 ministri a testa; infine, un ministro a testa per Italia viva e Leu. Tra i ministri non ci sono siciliani. Nel precedente governo erano presenti invece di siciliani Bonafede, Azzolina, Catalfo e Provenzano. Si alza l’età media dell’esecutivo, rispetto ai due precedenti governi a guida Conte: 54 anni a fronte dei 47 e 48 dei precedenti esecutivi. La squadra del governo guidato da Mario Draghi è a trazione nordista: 18 esponenti su 24. Mario Draghi, 73 anni, è il più anziano, il più giovane è il 34enne Luigi Di Maio. Ancora nei trenta, anche la pentastellata Fabiana Dadone. Poi c'è il 42enne Roberto Speranza. I ministri vengono prevalentemente da regioni settentrionali: Soverchiante la presenza di ministri provenienti dal Nord Italia. Sono 18 su 24 (pari al 75%), contando anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Diversi i ministri lombardi (Cartabia, Cingolani, Colao, Garavaglia, Gelmini, Giorgetti, Guerini, Messa, Bonetti). Di regioni del Nord anche Dario Franceschini (emiliano), Andrea Orlando (ligure), Federico D’Incà (bellunese). Il centro è rappresentato dallo stesso premier Draghi e dal ministro Giovannini. Sono del Sud Lamorgese e Speranza (entrambi lucani); Carfagna e Di Maio (campani), il sottosegretario Cingolani (di Taranto).