Se si tornasse oggi alle urne, la Lega sarebbe primo partito con il 23%, con un vantaggio di poco più di 2 punti sul PD, attestato al 20,8%. Fratelli d’Italia otterrebbe il 17%, il Movimento 5 Stelle il 15,5%. È quanto emerge dal Barometro Politico dell’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, che ha misurato il peso dei partiti nei giorni più caldi della crisi di Governo. All’8% ritroviamo Forza Italia, al 3,7% la Sinistra di LeU; sotto la soglia del 3%, necessaria per l’ingresso in Parlamento, resterebbero Azione, Italia Viva ed altri partiti minori. Nell’attuale scenario, in termini di possibili coalizioni, i 3 principali partiti del Centro Destra otterrebbero il 48%; l’area di Centro Sinistra che sostiene il Governo raggiungerebbe invece con il Movimento 5 Stelle il 40%. Un residuo 12%, secondo i dati Demopolis per il programma Otto e Mezzo, se lo dividerebbero al momento le altre forze politiche. L’Istituto diretto da Pietro Vento ha realizzato anche una simulazione sull’attribuzione dei seggi con il Rosatellum nella nuova Camera a 400 nell’ipotesi di un ritorno alle urne: il Centro Destra, conquistando circa i due terzi dei 147 collegi assegnati nella quota uninominale, otterrebbe un’ampia maggioranza a Montecitorio: 225 seggi contro i 164 che andrebbero ai partiti che sostengono oggi il Governo Conte. Secondo la simulazione di Demopolis, 16 deputati andrebbero alla Sinistra di LeU, 83 al partito di Zingaretti, 60 al Movimento 5 Stelle. Sul versante opposto, 38 a Forza Italia, 75 alla Meloni e 108 a Salvini. Parzialmente diverso, con una partita meno scontata, sarebbe lo scenario del voto nell’ipotesi di una legge elettorale proporzionale.