ROMA. «Per me la vittoria è già essere riuscito a riunire un supporto da parte di tutti gli italiani e non». Di ritorno dall’Eurovision Song Contest di Kiev dove, arrivato da super favorito, ha incassato la delusione del sesto posto con la consolazione del premio della stampa, Francesco Gabbani atterra direttamente nello studio di Che Tempo Che fa di Rai3 e risponde così a Fabio Fazio che gli dice affettuoso «per noi è come se avessi vinto». Il cantautore toscano alza al cielo il premio 'della critica' ricevuto dai giornalisti, ringrazia il pubblico in sala, che lo applaude caloroso: «Ho provato a portare a Kiev un po' di musica italiana», sorride, acclamato comunque come un re del pop. In Ucraina la un po' sua folle Occidentali's Karma che a febbraio ha travolto il palco di Sanremo, ha dovuto cedere al fascino melò del portoghese Salvador Sobral, che ha incantato pubblico e giurie con la struggente e bellissima ballata Amor Pelos Dois, scritta per lui dalla sorella cantautrice di fama. Un brano lontano anni luce da quello portato sul palco dall’Italia e che forse ha commosso l’Europa anche per la storia personale del ragazzo, costretto da una malattia cardiaca a limitare anche le prove dell’evento. Capelli lunghi e profondi occhi neri, il giovane Sobral ha rivendicato con orgoglio il mood tipicamente portoghese, «La musica è feeling, non è solo fuochi artificiali», ha commentato esibendo il premio che porterà in Portogallo l’edizione 2018 dell’Eurovision Song Contest. Tant'è, la delusione per la vittoria mancata di Gabbani, dato per favorito fino all’ultimo dai bookmakers, ha avuto una coda di polemiche sul web. Con il caso, scoppiato nella notte di Kiev, di un tweet della Bbc che gli dava dell’ubriaco ("Vai a casa, sei ubriaco! Anzi, Speriamo che tu sia ubriaco!") e che alla fine, a furor di popolo è stato cancellato. Ma non senza che nella rete rimanesse il sospetto che un simile giudizio potesse addirittura aver condizionato il verdetto. «Non mi aspettavo niente da nessuno, però sicuramente non sono stati carini, se non altro per l’affinità territoriale e culturale che ci lega», ha commentato il cantante al Corriere della Sera. Per Gabbani, applauditissimo dal pubblico di Kiev per l'esibizione trascinante di 'Occidentali's Karma' insieme alla ormai mitica scimmia nuda (Filippo Ranaldi 28enne coreografo di XFactor che per l’occasione sfoggiava un cravattino dorato) una delusione accolta con fairplay: «Sono molto soddisfatto per l'accoglienza ricevuta e sono orgoglioso di aver rappresentato l'Italia e di aver portato la musica italiana in italiano al di fuori del confini nazionali». E anche la Rai è felice degli ascolti della serata che ha avuto 15, 1 milioni di spettatori unici (+4% sul 2016) per un ascolto medio superiore ai 3,7 milioni (+13% sul 2016) e uno share del 20,2%, con un progresso di 3,4 punti sullo scorso anno. Numeri, fanno notare dalla Rai, «che rendono questa edizione di gran lunga la più seguita da quando l’Italia è tornata a partecipare al più grande show musicale internazionale». Il direttore di Rai Uno Andrea Fabiano applaude: «I dati di ieri sera ci riempiono di soddisfazione e coronano un impegno senza precedenti che abbiamo messo in campo per valorizzare l’Eurovision Song Contest e soprattutto l'attesissima partecipazione del nostro Francesco Gabbani" della musica europea». Lui, Gabbani, si scatena anche senza scimmia nello studio di Fazio e sorride. Ha di che essere soddisfatto da un anno incredibile cominciato con la vittoria a sorpresa del Festival di Sanremo e poi con il travolgente successo di clic del video di Occidentali's Karma, che ha superato i 100 milioni di visualizzazioni e generato un fenomeno inarrestabile di cover e parodie. Il 28 aprile si è aggiunto l’exploit di vendite del suo album, Magellano, subito in testa all’hit parade. Lui non perde tempo: per l’estate è già pronto il nuovo singolo ("Tra le granite e le granate") che cerca di sfatare il mito del divertimento a tutti i costi, «una battaglia con noi stessi». E intanto si prepara al tour, che partirà il 19 giugno da Verona. L'Europa non lo ha incoronato, ma la carriera è più che lanciata.