Lunedì 23 Dicembre 2024

Il dramma di Alessandra Pierelli: ho rischiato ancora di morire

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ROMA. Torna in tv Alessandra Pierelli e racconta del dramma che ha vissuto lo scorso dicembre: "Ho rischiato di morire", ha detto a Silvia Toffanin, nel salotto di Verissimo. "Ho avuto un grave problema di salute, sono stata tra la vita e la morte”. Oggi, passata la tempesta, ha deciso di rimettersi in carreggiata: l'ex tronista di Uomini e Donne, infatti, vuole tornare a lavorare. La Pierelli è nota al pubblico italiano per la sua storia d'amore Costantino Vitagliano, nata proprio in seguito al programma di Maria De Filippi. Per sei anni, si è voluta tenere lontana dai riflettori ma adesso vuole ricominciare con lo spettacolo. "Prima stavo in tv di frequente, - ha spiegato - era normale. Sono sparita perché ho fatto una scelta, volevo dedicarmi solo alla famiglia". Dopo Costantino, infatti, Alessandra ha avuto altre storie come ad esempio quella con i calciatori Giancarlo Pantano e Guglielmo Stendardo. Oggi è sposata con il giocatore di poker professionista Fabrizio Baldassari. I due si sono giurati amore eterno il 14 febbraio 2011. La coppia ha due figli. "Io e mio marito abbiamo deciso subito di avere un figlio, e quello mi ha cambiato e riempito la vita", ha aggiunto. La prima volta che la Pierelli ha rischiato di morire è stata nel 2007 quando è stata ricoverata d'urgenza per problemi post-operatori dopo un intervento di chirurgia plastica estetica. "Quello che mi circondava all’epoca mi portava a non piacermi. Ho fatto un mese di ospedale - ha detto - e ne ho pagato le conseguenze per un anno. Ho avuto tanta paura". Nel 2016, poi, ha rischiato di nuovo di morire. Era il 14 dicembre. "Mi è accaduta una complicanza all’improvviso che mi ha portato a essere lontana dalla mia famiglia e per un mese circa in ospedale. Sono riuscita a superarla. È stata una cosa che nessuno di noi si aspettava ma, con la forza di volontà e con la voglia di vivere, tutto può passare e guarire. Ce l’ho fatta, sono qua".

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