Giovedì 19 Dicembre 2024

La Gerini molla Zampaglione per un modello? "E' vero, io e Federico separati da tempo"

 
 

ROMA. Claudia Gerini e Federico Zampaglione sono separati da oltre un anno. Lo conferma in una nota la stessa coppia dopo le immagini pubblicate in copertina e un ampio servizio dal settimanale «Chi», che pubblica tra l'altro le foto dell'attrice insieme ad Andrea Preti, l'attore e modello protagonista dell'ultima edizione dell'«Isola dei famosi». Il settimanale diretto da Alfonso Signorini rivela che i due si frequentano da due mesi, subito dopo la fine del legame, durato undici anni, dell'attrice romana con il cantante e regista Federico Zampaglione. «Questo titolo dedicato dal settimanale »Chi« alla storia tra Claudia Gerini e Federico Zampaglione - fa sapere la coppia attraverso l'ufficio stampa - sarebbe stato uno scoop circa un anno fa, quando hanno deciso in accordo di separarsi. I due infatti non vivono più insieme da tempo, ma la loro storia di coppia si è trasformata in una relazione di grande amicizia, affetto e stima che gli consente di proseguire a crescere insieme la loro bambina e a collaborare nel lavoro e nella vita come hanno sempre fatto. Per quanto riguarda il privato - viene sottolineato - sono liberi ciascuno di seguire la loro strada fatta di cose più o meno importanti che non creano alcun danno al loro affetto profondo». Secondo quanto rivelato invece da Chi, «Zampaglione da qualche tempo è legato a una ragazza di nome Chiara (di cui il settimanale pubblica in esclusiva le foto), ma finora Claudia Gerini non si era mai fatta vedere con un altro uomo. Invece nei giorni scorsi l'attrice è uscita allo scoperto con Andrea Preti, più giovane di lei di 17 anni, che ha conosciuto poco più di due mesi fa a una riunione per un nuovo progetto cinematografico. Tra i due è scattato subito il colpo di fulmine e nei giorni scorsi hanno trascorso un weekend di passione in un resort a cinque stelle alle porte di Roma, come testimoniano le foto bollenti pubblicate dal settimanale diretto da Alfonso Signorini».

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