ROMA. "Un colpo per l'intero establishment europeo". Le dimissioni annunciate da Matteo Renzi dopo la netta vittoria del 'Nò al referendum costituzionale, aprono i siti dei principali media internazionali. Dagli americani Nyt e Wall Street Journal al francese Le Monde ai britannici Financial Times, Bbc e Tepegraph, passando per la Spagna con El Pais, tutte le prime pagine riportano la breaking news. Puntando i riflettori non solo sul dopo e le possibili strade che potrebbero aprirsi con la crisi politica innescata dal risultato del voto, ma anche su quello che molte testate leggono come un nuovo segnale di un'Europa minacciata dalla deriva populista. «Renzi annuncia l'intenzione di dimettersi dopo aver perso il cruciale referendum sulle riforme», scrive la Cnbc parlando di sconfitta «umiliante» che getta «il paese e la zona euro in confusione». Sempre dall'altra parte dell'oceano il New York Times titola «Renzi incassa la sconfitta per mano del populismo», parlando di un'Italia, da domani, «nell'incertezza politica ed economica», in un'Unione Europea «già squassata da sconvolgimenti politici e rabbia anti-establishment». Ed il Washington Post sottolinea che si tratta di dimissioni sotto una pressione populista che sta assediando «l'establishment politico europeo», che oggi incassa un'altra sconfitta. The Australian si sofferma invece sui possibili scenari che seguiranno le dimissioni che il premier formalizzerà domani al Quirinale, mentre la Bbc parla di «netta sconfitta». Oltralpe Le Monde sottolinea invece il «massiccio rifiuto» incassato dalla riforma costituzionale. E anche El Pais rimarca la netta sconfitta.