JESOLO (VE). «Il cinema è davvero un sogno. Mi ha portato persino in giuria a Miss Italia»: con la curiosità e l'entusiasmo di chi si avvicina per la prima volta ad un nuovo ambiente, Vincenzo Salemme si prepara a far parte della commissione che oggi a Jesolo incoronerà, in diretta su La7, Miss Italia 2016. «Qui è tutto declinato al femminile. C'è un'atmosfera divertente», dice l'attore, appena arrivato nella città veneta. «Cercheremo di eleggere 'na bella guagliona, che a Napoli significa una ragazza bella in senso complessivo, per luminosità, intelligenza e spirito», dice. La simpatia, per Salemme, sarà certamente una carta vincente. «È una qualità che è conseguenza di altre doti - spiega il popolare attore - ed è legata all'essere in armonia con se stessi». La bellezza, a suo avviso, «è fatta di chimica, di gestualità, di sguardi, di colori, e arriva piano piano al cuore». Da sempre impegnato in teatro, sui set e in tv, Salemme avverte una responsabilità verso queste ragazze piene di sogni. Il messaggio per le miss è: «Siate felici e godetevi questa esperienza». Per diventare attrici, Salemme sostiene che sia necessario «essere vere». «Sembra paradossale, ma solo se si è a posto con se stessi, si riesce ad entrare nei panni di qualcun altro», spiega. E alle ragazze augura di «vivere il presente con umiltà, sempre». Salemme vede con ammirazione le curvy, che a Miss Italia se la giocano alla pari con le cosiddette magre. «Ho grande simpatia per queste miss, sono belle anche loro, con grande naturalezza», sorride. L'auspicio è che alla fine trionfi «la bellezza più fresca e completa». L'attore napoletano assegnerà ufficialmente il titolo di Miss Cinema, mentre Raoul Bova incoronerà Miss Italia e Mara Venier le farà indossare la fascia. In giuria ci saranno anche l'oro olimpico del nuoto Gregorio Paltrinieri e Anselma Dall'Olio, «Sono contento di poter premiare Miss Cinema», commenta Salemme. «È un titolo importante - conclude - che omaggia un bel viso che sappia comunicare anche una certa ambiguità, uno sguardo che induca lo spettatore a chiedersi 'che cosa starà pensando?'».